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A Cinecittà un caffè che è come un film (e intanto tornano…

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Ristoranti

A Cinecittà un caffè che è come un film (e intanto tornano le major)

Un caffè cinematografico negli Studios che dal 1937 hanno accolto le più grandi star del cinema internazionale (poi anche quelle televisive), in via Tuscolana 1055. Tra set monumentali e palazzine storiche, come quella intitolata a Federico Fellini, Cinecittà, simbolo e leggenda della storia del cinema, concede ai visitatori uno spazio di ristoro che rievoca i fasti della nostra Hollywood sul Tevere. Un concept store che ricostruisce un vecchio teatro di posa, con gran parte dei materiali recuperati dai set dismessi: il pavimento, le passerelle da cui si calano luci e scenografie, le capriate del Teatro5, le travi, gli infissi. Con i flaycase, i bauli per il trasporto di luci e proiettori, è stato realizzato il bancone del bar e gli espositori degli oggetti in vendita all’interno (anche libri e dvd). Ai tavoli sedie da regista, ma più glamour, in bianco e in nero.

Un caffè scenografico nel teatro di posa

Il progetto è dell’architetto Emanuela Trixie Zitkowsky che ha firmato grandi allestimenti scenografici, da Super Quark a Sanremo2014, e tutte le case del Grande Fratello. Nella realizzazione sono state coinvolte le maestranze dello stabilimento che, all’interno del cortile della palazzina, dove furono ricoverati gli sfollati dopo i bombardamenti di San Lorenzo del 1943, hanno riprodotto un’antica piazzetta romana, mettendo insieme elementi del Teatro Marcello, del Portico d’Ottavia, dei palazzi e delle fontane del ‘600. Sullo sfondo un chroma key con una strada in prospettiva. Del resto siamo in una fabbrica dei sogni: si degustano piatti a km 0 tra stralci di vecchi copioni e le sceneggiature del Paziente inglese, Gangs of New York, Il Padrino.

Cibo, cinema e romanità

Sulle tovagliette le frasi più celebri dei film di Ettore Scola, Nanni Moretti, Peter Greenaway, Ridley Sott, Woody Allen. Memorabile quella tratta dalla pellicola di Coppola, ispirata al libro di Mario Puzo: “Lascia la pistola, prendi un cannolo”, consiglia Richard Castellano nella parte del gangster Peter Clemenza. Lo studio dell’offerta gastronomica è stato affidato al foodesigner Francesco Subioli che ha coniugato cibo, cinema e romanità in menù anche combinati: Fish&Cine con filetto di baccalà, verdure fritte e un bicchiere di chardonnay, Teatro 5, Lasagna story, Fresh movie, Summer set. Immancabile la pizza bianca con la mortadella e la mozzarella dell’Agro Pontino. In cucina i dipendenti del’ex mensa. Aperto oggi solo ai visitatori e per eventi aziendali, il Caffè si prepara a ricevere il pubblico dalla prossima stagione.

Tornano le grandi major cinematografiche

Il Caffè di Cinecittà è un altro modo per articolare le iniziative culturali e dell’intrattenimento, oltre alle mostre e alle visite guidate, all’interno degli stabilimenti cinematografici fortemente compromessi dalla crisi: alcuni lavoratori licenziati, altri in mobilitazione permanente. “Per reagire abbiamo diversificato le attività – spiega il direttore generale Giuseppe Basso – perché non c’è ripresa se non c’è cambiamento. E abbiamo trovato interlocutori sensibili”. Le previsioni sono rosee: le grandi major stanno tornando a girare a Cinecittà, investendo fino a 150 milioni di euro per film come il remake di Ben Hur e il nuovo 007, prodotti dalla Metro Goldwyn Mayer, o Zoolander 2 della Paramount Pictures. Lo ha annunciato Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, affermando che si tratta di un “risultato straordinario” conseguito grazie agli incentivi fiscali contenuti nel decreto Art Bonus, che ha introdotto nuove norme per il Tax credit: “Così possiamo attrarre investimenti esteri e restituire a Cinecittà il ruolo che le spetta – aggiunge Basso – quello dello stabilimento più grande d’Europa, vertice dell’industria cinematografica internazionale”.

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