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A Lugano un oasi in collina (con cucina italiana)

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Ristoranti

A Lugano un oasi in collina (con cucina italiana)

Nomen omen. Non poteva che chiamarsi The View questo boutique hotel affacciato sul lago e che si specchia su Lugano. La vista è strepitosa, sia che la “capitale” del Canton Ticino sia baciata dal sole sia che dal lago salga la nebbia di una giornata uggiosa ad avvolgere tutto in un vaporoso abbraccio. Nel secondo caso sarà ancora più rilassante rifugiarsi nell’elegante piscina (manco a dirlo con vista) o tentare un un azzardo atletico nella piccola palestra attrezzata. O rifugiarsi nella Spa che, oltre a tutto quel che ci si aspetta da un albergo di questo livello, offre una spettacolare saletta del sale, con  una parete interamente realizzata da “mattoni” di sale rosa dell’Himalaya.

Curiosi di visitare i musei di Lugano (da non perdere il Wilhelm Schmid, che raccoglie l’opera del pittore espressionista) o fare incursione in un’orologeria? Sono a disposizione degli ospiti auto elettriche e biciclette con pedalata assistita per i più sportivi.

Aggrappato alla collina di Paradiso, The View è un hotel di design, che fa capo a Planhotel Hospitality Group, fondato nel 1997 a Lugano e specializzato nella conduzione di resort e hotel nell’area dell’Oceano Indiano. L’avventura svizzera è stata fortemente voluta da Sara Rosso, da sempre nel mondo dell’ospitalità (la famiglia era proprietaria e fondatrice di Francorosso) ma luganese di adozione.

Sobrio ed accogliente, pensato come uno yacht di lusso, di cui adotta legni e colori, l’albergo ha solo suites, sedici in tutto, rivolte verso il lago Ceresio. Un tocco di Italia arriva in cucina. Il ristorante dell’albergo è infatti gestito da un locale stellato milanese, Innocenti Evasioni. I due titolari, Eros Picco e Tommaso Arrigoni, hanno colto la scommessa di portare a Lugano la loro cucina sofisticata seppur leggera. I due amici-soci rivisitano in chiave moderna i piatti della cucina tradizionale italiana (nella carta Autunno 2015 Porcini padellati, cremoso di patate, tuorlo d’uovo, lardo e salsa verde, ma anche baccalà mantecato con cremoso di mirtilli, pan di zucca alla mostarda, cetriolo e cialde di fave di cacao, per tornare ad un rassicurante petto di faraona, melanzana affumicata, purea di zucca e cagliata di Emmental).

Interessante il “Menù 6 mezze”, pensato per chi ha più curiosità che appetito: sei mezze porzioni per assaggiare il meglio della cucina “senza esagerare”. Chi non si pone limiti apprezzerà sicuramente “il gran galà dei dolci”, piacere degli occhi prima che del palato.

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