Al via il weekend di «Acetaie Aperte». A Modena domani e  domenica si tiene il primo fine settimana dedicato all’Aceto Balsamico di Modena. Una due giorni che vivrà sabato un prologo con il talk show dedicato a «Cibo e spiritualità» e proseguirà nella giornata di domenica, giornata in cui 39 produttori soci dei consorzi dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e dell’Aceto Balsamico tradizionale di Modena Dop apriranno le porte delle proprie acetaie ai visitatori.

Un appuntamento dedicato alla filosofia in cucina

Il talk show di sabato sarà condotto dal direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP, Federico Desimoni e vedrà la partecipazione del presidente dello stesso consorzio, Stefano Berni, e di quello del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Enrico Corsini, che animeranno un dialogo su «Cibo, filosofia e spiritualità». Un incontro che vedrà la partecipazione degli chef, rappresentati da Carlo Alberto Borsarini del Consorzio Modena a Tavola e che proseguirà con la conversazione su «Questioni di gusto» tra il filosofo Tullio Gregory e Michelina Borsari, direttore scientifico del Consorzio per il Festivalfilosofia. Gregory, uno dei massimi storici della filosofia italiani ed esperto di studi medioevali e secenteschi è anche un noto gourmet e membro del Comitato scientifico del Festivalfilosofia per il quale cura la sezione “cucina filosofica”. Al talk show prenderanno parte anche il regista Piero Cannizzaro (autore del video “Il cibo dell’anima”) e il padre gesuita Jean Paul Hernandez responsabile della cappella dell’Università La Sapienza di Roma.
Il talk show sarà poi concluso da una “merenda balsamica” e un “aperitivo balsamico” entrambi a base di prodotti tipici Dop e Igp modenesi nel corso dei quali sarà distribuita al pubblico la mappa con la lista e i recapiti di tutti i produttori che il giorno dopo apriranno i battenti al pubblico.

Domenica sarà la giornata di Acetaie Aperte

Domenica poi sarà la giornata in cui le 39 acetaie coinvolte apriranno le porte ai visitatori in modo da far conoscere al pubblico di gourmet ma anche di semplici appassionati i segreti del Balsamico attraverso degustazioni in abbinamento con prodotti DOP e IGP tipici modenesi, visite guidate in acetaia e in vigna con un agronomo, dimostrazioni di cottura del mosto e di pigiatura a piedi e per concludere una dimostrazione – tenuta da un bottaio – su come si costruisce una botte in cui sarà poi riposto il prezioso condimento.
L’Aceto Balsamico di Modena IGP è ai primi posti per export tra i prodotti agroalimentari italiani Dop e Igp visto che destina ai mercati internazionali olter il 90% della propria produzione di 90 milioni di litri per un fatturato alla produzione di 400 milioni di euro che diventano circa 600 al consumo

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