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Alla Raia un ecosistema sostenibile (compresa la scuola steineriana)

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Vino

Alla Raia un ecosistema sostenibile (compresa la scuola steineriana)

Non è un’azienda vitivinicola e neppure agricola: è un ecosistema. La Raia di Novi Ligure (Alessandria) – estesa su 180 ettari che, un tempo, facevano parte di un grande latifondo di una famiglia genovese – è indubbiamente nota per i grandi vini biodinamici, Gavi e Barbera, ma non è solo questo. È molto di più. Perché i vigneti occupano solo una piccola parte della proprietà: 42 ettari da cui si ricavano circa 3.500 quintali di uve, soprattutto Cortese (3.200 quintali).

Certificazione Demeter

Tutti Paesi dove la certificazione Demeter, che caratterizza l’azienda agricola La Raia, è importante. Ed in un mercato che, in Italia, sta penalizzando i prodotti biologici e biodinamici a causa della perdurante crisi economica delle famiglie dei consumatori, l’azienda piemontese cresce. Grazie ad una gestione famigliare fatta di competenza e passione.

La Raia è passata alla famiglia di Giorgio Rossi Cairo nel 2003. Ed ora il figlio Piero è il responsabile operativo mentre Caterina Rossi Cairo, sorella di Piero, si occupa della scuola steineriana creata all’interno dell’azienda e gestita insieme alla associazione onlus Intorno al melo. I bambini che la frequentano sono una trentina, in arrivo dalle zone vicine.
Così come, dal circondario, arriva parte della produzione destinata a “Portanatura”, un servizio di consegne a domicilio gestito dal marito di Caterina, Tom Dean. Ovviamente, per poter servire città come Torino, Genova e Milano, la produzione delle aree vicine non è sufficiente, ma la selezione dei prodotti, freschi e conservati, è rigorosissima.
E tra i prodotti proposti da Portanatura ci sono anche quelli dela Raia. Che resta un’azienda agricola di alta qualità con la rotazione dei terreni, la produzione di cereali antichi come la segale ed il farro monococco, con l’orto, con l’allevamento di vacche Fassone, con le galline. E con il miele. Anche in questo caso con risultati in controtendenza.

Proprio perché la Raia è un ecosistema, circondato da boschi, con vigneti e filari tra cui nascono erbe e fiori, con le vacche libere al pascolo ed una concimazione naturale. Il risultato è che Francesco Panella, apicoltore biologico, produrrà quest’anno 70 quintali di miele di acacia, millefiori e melata mentre il Piemonte è alle prese con un forte calo della produzione.
Ma l’ecosistema della Raia non è finito. Perché la cultura fa parte di questo mondo e non si limita alla scuola. È stata infatti creata, lo scorso anno, la “Fondazione La Raia – arte cultura territorio” con l’obiettivo di promuovere una riflessione critica sul paesaggio, attraverso contributi che riguardano più campi di indagine. Una Fondazione che mette in mostra già 4 opere d’arte visitabili da chi è interessato.
E per l’anno prossimo è prevista l’apertura di un Relais, all’interno della tenuta e creato in un’antica cascina ristrutturata. Con ricadute positive anche sull’occupazione che si andrà ad aggiungere alle 15 persone che lavorano a a Raia durante l’anno e che triplicano nel periodo della vendemmia.

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