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America Graffiti, il franchising rockabilly che macina utili

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America Graffiti, il franchising rockabilly che macina utili

Rock’n’Roll, quello vero di Buddy Holly, Elvis Presley, Bill Haley e Jerry Lee Lewis. Macchine americane, di quelle vere, Mustang e Chevy d’annata. Basettoni e banane, capelli cotonati e gonne con la ruota. America Graffiti è sì un franchising di ristornati e fast food capace di partire da Forlì e in 5 anni conquistare mezza Italia, ma soprattutto è una way of life a cavallo tra nostalgia e avanguardia.

“Se tutto va bene – spiega Fabio Lo Conte, direttore commerciale e socio del franchising America Graffiti – entro la fine del 2014 arriveremo a 40 locali. Nel primo semestre di quest’anno, comunque, abbiamo già previsto l’apertura di 8 nuovi ristoranti e le richieste di aderire al nostro franchising sono in continua crescita”. Del resto non sono molti i ristoratori che a fine anno possono scrivere sui libri contabili un milione di fatturato. “Nel 2012, vista la crescita delle richieste di aprire un America Graffiti – riprende Fabio – abbiamo dato vita a un franchising attraverso il quale affianchiamo le società che decidono di creare un locale col nostro marchio, dal momento della scelta della location fino all’inaugurazione”.

Interni strettamente anni Cinquanta in tutti i diner

L’arredamento in stile, la musica (rigorosamente anni ’50), le serate a tema, e il cibo di buona qualità con possibilità di scelta tra menu a base di hamburger o tex mex o ancora di carne “tradizionale”, fanno di America Graffiti un marchio inimitabile, lontano anni luce dai classici fast food ma anche dalle steak house.

I tre soci di America Graffiti

“Tra i prossimi obiettivi – conclude Stefano Landi, il terzo socio del franchising che si occupa dello sviluppo commerciale e che con Riccardo Lo Conte condivide la passione per lo stile rockabilly – ci sono anche delle aperture nelle grandi città come Milano, Roma, Napoli o Firenze”. E se non sarà rock around the clock, di sicuro sarà diner around the clock .

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