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Anche la lasagna diventa street food

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Ristoranti

Anche la lasagna diventa street food

È nata dall’idea di uno dei quattro soci fondatori, Luca Arcoini (gli altri sono Roberto De Santis, lo chef, Paolo Valdem e Dario Marvulli, entrambi del team Chapeaux Group, che cura l’immagine del locale), che negli Stati Uniti riusciva a trovare pizza, panzerotti e pasta, ma non il piatto simbolo della cucina della mamma.

Le lasagne del SorryMama sono per tutti: onnivori, vegetariani e vegani, ma anche intolleranti al glutine. Volutamente senza il burro per non appesantire chi poi deve lavorare.
Ad accompagnare la porzione di 300 gr circa (6,50/7 euro), per chi li volesse, un contorno e un dolce, il tutto rigorosamente servito con vaschette, posate, bicchieri compostabili perché la sostenibilità ambientale fa parte dei valori del locale.
Non esiste costo dovuto al coperto grazie alla formula casual dining, che permette alle persone di servirsi al bancone e consumare in loco fast and good, oppure di asportare la porzione e scaldarla (o cuocerla in soli 15 minuti) altrove.
Per le signore che vogliono riscoprire il piacere di offrire la lasagna alla famiglia, ma non possono mettersi in cucina, ecco che è possibile acquistarne una teglia da cuocere nel forno di casa.

L’ambiente, pur piccolo, è arredato con elementi caratterizzanti la filosofia del brand: la tradizione è ricordata da setacci, colapasta e mestoli appesi alle pareti, la modernità dal laboratorio a vista e dall’essenzialità. Caldo, curato e luminoso. Tutto rigorosamente made in Italy dagli ingredienti dei manicaretti alla selezione musicale diffusa, che attinge alle nostre produzioni discografiche, dagli anni ’30 fino ai ’90.

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