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Ceduta la tenuta Giustiniana: nasce una super holding del Gavi

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Ceduta la tenuta Giustiniana: nasce una super holding del Gavi

I valori sono ancora distanti da quelli del Barolo, ma anche il Gavi sta crescendo e, di conseguenza, aumentano le operazioni di acquisto ed accorpamento. Non tutte, però, hanno le dimensioni dell’acquisizione portata a termine da Magda Pedrini e Stefano Massone che hanno rilevato l’antica tenuta La Giustiniana di Rovereto di Gavi (Alessandria).

Una tenuta che deriva da un insediamento precedente all’Anno Mille, sulle colline Gaviesi, e contesa a lungo dalle famiglie genovesi a cui il territorio faceva capo.

La Giustiniana si estende su 110 ettari, 35 vitati ed il resto suddiviso tra bosco, prati e seminativo. I valori dell’operazione non vengono resi noti ma Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura, spiega che i vigneti destinati alla produzione del Gavi Docg possono valere più di 80mila euro all’ettaro,  “solo per il valore del terreno a cui si deve aggiungere, ovviamente, un 20-30% in più per la posizione oltre al valore del marchio, dell’avviamento”. Senza dimenticare, prosegue Zuccaro, che il mercato sta vedendo crescere la richiesta del Gavi, sia in Italia sia all’estero. Ma questi possono essere i valori per i vigneti al di fuori del Comune di Gavi. Davide Ferrarese, tecnico agronomo, precisa che per il Comune di Gavi, e per la Giustiniana, il valore cresce a 130-150mila euro all’ettaro, per il solo terreno vitato mentre, al di fuori del Comune, il valore sfiora ormai i 100mila euro.

Tornando all’operazione relativa alla Giustiniana, la tenuta entra a far parte di una sorta di super holding del Gavi, con un totale di quasi 100 ettari di vigneto quasi interamente dedicato al vitigno Cortese, con una potenzialità di circa un milione di bottiglie. Anche una sorta di anomalia in un Piemonte caratterizzato da appezzamenti di dimensioni limitate. Magda Pedrini spiega che, insieme a Massone, hanno deciso di procedere all’acquisizione per evitare che una tenuta storica come La Giustiniana venisse rilevata da investitori stranieri o da società finanziarie non legate al territorio. Ora, invece, si procederà a restaurare la tenuta sia per quanto riguarda la villa sia per ciò che concerne cantina e vigneti. Ovviamente il marchio verrà conservato e rilanciato senza, però, andare a sovrapporsi alle attività di Massone ed a quelle di Pedrini che continuerà a produrre i vini della sua azienda con i rispettivi marchi.

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