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Cibi a "semaforo": la Grecia, presidente Ue di turno, sfida Londra

Scatta il giallo lampeggiante per la Gran Bretagna. La nuova presidenza di turno dell’Ue, la Grecia, sostiene la posizione dell’Italia ed è pronta a dare battaglia per garantire la libera circolazione dei prodotti alimentari mediterranei in Gran Bretagna. E forse inizierà un braccio di ferro: gli inglesi potrebbero percepire come lesa la loro libertà di scelta.
Almeno queste sono le dichiarazioni rilasciate dal ministro ellenico per l’Agricoltura, Athanasios Tsaftaris, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in occasione dell’avvio del semestre di presidenza greca dell’Unione.
Nel mirino dei Paesi mediterranei c’è il cosiddetto sistema a “semaforo” che Londra ha raccomandato di porre sull’imballaggio dei cibi (utilizzando un codice verde o giallo o rosso) per classificare gli alimenti, come più o meno salutari, in base ai contenuti di grassi, sale e zucchero ogni 100 grammi di prodotto.

Un sistema che rischia di penalizzare e discriminare le eccellenze alimentari Igp e Dop. “Ne abbiamo già parlato a Bruxelles nell’ultimo Consiglio dei ministri Ue dello scorso anno – ha ricordato Tsaftaris – constatando che c’è una maggioranza di Paesi contraria a questa discriminazione. Ora aspettiamo di vedere a quali conclusioni arriveranno i servizi della Commissione Ue” che devono valutare la conformità dell’iniziativa inglese con le norme comunitarie. “Se sarà necessario siamo pronti a intervenire” ha poi concluso. Con Italia e Grecia si sono già schierati Francia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Croazia, Ungheria, Irlanda, Bulgaria, Repubblica Ceca e Belgio.

Le autorità britanniche ritengono in questo modo di contrastare una situazione che vede il 60% degli adulti e il 33% dei bambini in sovrappeso. Per l’industria italiana, invece, si vanno a colpire in modo significativo prodotti che la Gran Bretagna importa dall’Italia per 800 milioni di euro.

Gli industriali del settore sostengono che l’introduzione dell’etichettatura con i semafori erigerebbe una barriera contro la libera circolazione delle merci. L’iniziativa avviata oltre Manica, inoltre, avrebbe ripercussioni negative per la commercializzazione di alcune categorie di prodotti agro-alimentari, tra i quali i formaggi , i salumi, i prodotti dolciari e le marmellate che, secondo le nuove disposizioni del dipartimento inglese, rientrerebbero nel gruppo identificato con il colore rosso.

Ma soprattutto si colpiscono i prodotti tradizionali più noti, compresi marchi e dop. Per esempio, il Parmigiano reggiano, la mozzarella, il prosciutto, l’olio di oliva, la pasta ripiena i prodotti dolciari: verrebbero etichettati con un bollino rosso a causa del contenuto di sale, zucchero e grassi.

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