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Corsa al regalo dell'ultima ora, purché sia gourmet

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Corsa al regalo dell'ultima ora, purché sia gourmet

Sotto l’albero di Natale c’è la buona cucina. Passato il tempo di cravatte e bijoux, il regalo diventa gastronomico. Lo shopping si fa online, ma i menù delle feste saranno quelli della tradizione: i preparativi  richiederanno una maratona di almeno 3 ore ai fornelli. E’ il ritorno al fai da te casalingo che non si registrava da oltre cinquanta anni. Lo anticipa un’indagine di Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole degli italiani”: trionfano i prodotti Made in Italy (61%) e quelli locali a chilometri zero (30%).  L’agroalimentare, tra doni e cenoni,  rappresenta la voce più pesante del budget familiare: la spesa  complessiva raggiungerà i 4,3 miliardi di euro.

Ecco qualche idea golosa e originale per sorprese gourmet sotto l’albero.

Menù da Chef propone una selezione di prodotti Made in Italy, con le istruzioni di cuochi professionisti per cucinare ad arte. Confezionata e infiocchettata nei box enogastronomici di una delle più apprezzate start up del food, c’è una cena stellata ispirata ai sapori della Sicilia firmata dallo chef Francesco Bugiata con pesto di finocchietto selvatico e il gusto antico dei bucatini di semolato di tumminìa da preparare con le sardine sotto sale. Olio e vino dal territorio. In alternativa Chef Siro chiude in una scatola il riso Acquerello con chele e polpa di granchio, un barattolo  di pepe orientale e un altro di pistacchio siciliano. In abbinamento il vino bianco Terre Alfieri (Arneis 2013).

I cofanetti Domori traboccano di raffinata golosità: scrigni e astucci ripieni di cremini, giandujotti a base di finissimo cacao criollo, intense tavolette da gustare seguendo le indicazioni contenute nella guida. Solo per intenditori: Chuao, Canoabo, Porcelana, Puertofino, Puertomar, Ocumare 77, 100% Criollo, Apurimac, Arriba Victoria, Sambirano, Sur del lago, Teyuna, Morogoro, Blend 70%, Blend 100%, latte di capra, di asina e di pecora.

Peck, a Milano,  consegna il pranzo di Natale a domicilio. Si può scegliere tra i menù dello chef Matteo Vigotti: Trasgressione, Nobiltà e Glamour sono a base di caviale, patè di fegato d’anatra, aragosta, piccione e un po’ di tradizione con  lasagne alla zucca, radicchio e gorgonzola.

E’ di manifattura israeliana la zuccheriera Sugar House: una boule di vetro disegnata dalla designer Ben Broyder che racchiude una piccola casa bianca da riempire di zucchero, ma anche di sale. L’effetto è quello di una palla di neve.

Il Molino Rossetto prepara il mix di spezie e farina per i Gingerbread, i biscotti di Pandizenzero, tipici dei paesi anglosassoni. E regala la ricetta. Nella confezione anche gli stampi e i bottoncini di cioccolato.

Streeteat, la prima App dedicata alla geolocalizzazione del cibo di strada, è anche un cofanetto regalo (Streeteat Gift, anche in inglese) che offre agli amanti del genere tutte le informazioni sulla ristorazione mobile per prenotare i truck e scegliere i menù.

Per l’amico appassionato di birra, ecco la tradizionale Nöel Cafè di Baladin dedicata al Natale: birra ad alta fermentazione, rifermentata in bottiglia e non pastorizzata. Sprigiona aromi complessi di frutta secca, biscotto, cioccolato e caffè. Ottima in abbinamento con i dolci natalizi, il cioccolato ma anche con cibi salati come i formaggi stagionati e erborinati.

Decisamente vintage i biscotti prodotti dalla famiglia  Babbi dal 1952:  deliziosi Waferini, Viennesi, Babbini, Cremini, Bon Bon, Babette (praline) e Cannoli, oltre a finissime creme spalmabili.

Per la felicità del foodie dai gusti più sofisticati, c’è la  Eataly Card, tessera prepagata per  acquistare online o nei punti vendita italiani tutte le specialità dello store. Da 50 euro in su.

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