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Così la Costa Smeralda si scopre destinazione gourmet

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Locandina

Così la Costa Smeralda si scopre destinazione gourmet

  • –di food24

E’ stata per anni la meta di vip (e pseudo tali) più interessati (i secondi) a farsi vedere che altro. Ma oltre alle viste mozzafiato, all’acqua cristallina, ai tramonti che colorano di rosa le rocce lavorate dal vento la Costa Smeralda da qualche tempo ha deciso di proporsi come destinazione gastronomica. Esemplare la svolta gourmet di Poltu Quatu. Il resort si è affidato alle cure di Heinz Beck, il tristellato cuoco tedesco che officia alla Pergola, il ristorante dell’Hilton Cavalieri di Roma. Beck ha rivoluzionato l’offerta gastronomica dell’albergo e, soprattutto, ha catapultato Poltu Quatu nell’empireo dell’alta cucina grazie all’Heinz Beck Food Festival. Un doppio appuntamento con protagonisti della cucina contemporanea che ha richiamato gourmet da tutta la costa.

Nel primo incontro, in giugno, insieme al padronde di casa si erano esibiti tre grandi chef italiani (Ciccio Sultano, Chicco Cerea, Moreno Cedroni) e il pasticcere Gianluca Fusto. Nel secondo appuntamento, pochi giorni fa, in Sardegna è soffiato il vento dell’eccellenza gastronomica europea. Jacon Jan Boerma (De Leest a Vaassen, 45 minuti da Amsterdam), Joachim Wissler (Vendome a Bergisch Gladbach in Germania), Mauro Colagreco (Mirazur a Mentone), Paolo Casagrande (Lasarte a Barcellona): accanto a Beck ognuno di loro ha portato ai tavoli della cena di gala il proprio cavallo di battaglia. Una gara-non-gara che ha deliziato i palati degli ospiti, perlopiù stranieri.

La sera prima nella piazzetta del resort che si affaccia sul lungo fiordo costellato di barche i cinque chef avevano dato prova che “street food stellato” non è un ossimoro. Piatti e posate di carta ma sapori che restano nella memoria, dalla triglia di Boerma all’ostrica di Colagreco, passando per i sedanini con gamberi rossi di Beck.

Pochi chilometri più in là Giancarlo Morelli (chef patron del Pomiroeu di Seregno) ha fatto del Phi Beach di Baia Sardinia oltre che la destinazione di culto per l’aperitivo al tramonto un indirizzo goloso: che siano cene di alta cucina o rapidi spuntini, il fattor comune è la severità nella scelta degli ingredienti (un fatto non così scontato sulla costa) e la qualità del servizio. Ai tavoli più riservati, davanti a scorci di mare incantati, più di una ha detto sì (pare che il Phi Beach eserciti un’attrazione fatale sui fidanzati in cerca della cornice giusta per la grande proposta).

In attesa della prossima iniziativa dello chef tedesco artefice della svolta culinaria di Poltu Quatu (molto a suo agio nella trasferta sarda nonostante il dispiacere di non essere al proprio posto tra i fornelli della Pergola, «in vita mia ho perso solo tre servizi») la prossima tappa gourmet è al Phi Beach, il 22 e 23 luglio: Si esibiscono (oltre a Morelli) 9 cuochi e un pasticcere, in una girandola di stelle Michelin ( nell’ordine di presentazione: Roberto Petza, Luigi Pomata, Pino Cuttaia, Tommaso Arrigoni, Norbert Niederkofler, Filippo La Mantia, Claudio Sadler, Daniel Canzian, Alfio Ghezzi, Gianluca Fusto).

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