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Dai “supemercati antispreco” ai "packed lunch" per allergici, le cinque startup vincenti di Alimenta2Talent

Supermercati online per le eccedenze, tecniche di coltura aquaponiche, “packed lunch” per clienti con intolleranze alimentari… Solo qualche esempio delle cinque start up selezionate dal Comune di Milano per “Alimenta2Talent”, l’incubatore di imprese dell’agroalimentare inaugurato in vista di Expo 2015. Il bando, indetto con la collaborazione del Parco Tecnologico Padano, ha ricevuto la candidatura di più di 100 team. Identikit dei candidati? A tutto raggio: dai 21enni agli over 50, da Milano al Sud Italia, dalle iniziative locali ai progetti già candidati a partnership in Europa. I vincitori incasseranno la borsa di studio da 1.500 euro messa in palio dal Comune per trasformare in impresa le iniziative presentate, con sei mesi di training sotto la supervisione di consulenti. Gli startupper lavoreranno nell’infrastruttura del Parco Tecnologico Padano, con l’obiettivo di far emergere punti di forza, business plan e investitori per le proprie iniziative. In Italia, magari: tra gli obiettivi – espliciti – di Alimenta2Talent c’è il freno dell’emorragia di talenti che scappano all’estero per incentivi e mercato migliori di quelli offerti nella Penisola.

I “magnifici cinque” emersi dalla selezione finale sono Agricoltura 2.0, Eco-Aerogel, MyFoody, Outdoors Safe Food e Quoomi. Agricoltura 2.0, da Frosinone, pianifica un aumento della capacità produttiva con tecniche di coltura aquaponica: il misto tra agricoltura e aquacoltura che genera ambienti simbiotici. L’obiettivo è la creazione di un ecosistema – del tutto autonomo – dove le piante sfruttano l’acqua delle vasche dei pesci e l’energia solare. Eco-Aerogel, in arrivo da Pavia, trasforma scarti di riso in due tipologie di materiale siliceo: aereogels di  purezza superiore (per la ricerca) e inferiore (per il largo consumo, con una capacità di resistenza fino ai 1000 gradi centigradi). La milanese MyFoody, già online e pronta al lancio nel marzo 2015, è una piattaforma e-commerce per la rivendita di prodotti in scadenza, con difetti o in eccesso. L’azienda carica le sue offerte, stabilisce un prezzo scontato e rivende tutto quello che sarebbe destinato agli scarti. Un business anti-spreco, nato e ispirato dall’esperienza dei suoi fondatori. Lo spiega Federico Giberti, ideatore e Ceo della start up, «Il problema dello spreco di cibo è enorme, ma le risposte offerte finora non funzionavano: basti pensare che, date 100 eccedenze, ne vengono recuperate appena l’8,2%. Con MyFoody puntiamo a ridurre il “foodwaste” dell’80%».

Outdoors Safe Food, sempre di Milano, confeziona “packed lunch” per i consumatori con allergie e intolleranze alimentari. Il progetto sta tutto nel nome: pacchetti per i pranzi fuori casa (outdoor) e sicuri (safe), senza trascurare gusto e prezzi accessibili a un pubblico vasto. Come spiega Erna Lorenzini, dietologa e ricercatrice dell’Università di Milano, «Moltissime persone hanno difficoltà a reperire alimenti compatibili, abbastanza sicuri da poter essere consumati senza l’adrenalina in mano. Noi vorremmo creare una filiera certificata di prodotti sicuri. E piacevoli». Chiude il cerchio Quomi, servizio online che propone ricette della tradizione e effettua servizio di consegna degli ingredienti nella giusta dose: un’alternativa fissa ai pranzi “fai dai te” che varia la dieta, riscopre i sapori e riduce al minimo gli sprechi.

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