Food24

Dal 1° luglio obbligatori nei ristoranti i frigoriferi a risparmio…

  • Abbonati
  • Accedi
in Primo Piano

Dal 1° luglio obbligatori nei ristoranti i frigoriferi a risparmio energetico

Una grande rivoluzione coinvolgerà da qui ai prossimi anni gli oltre attuali 100mila ristoranti italiani: un taglio secco tra il 30 e il 50% dei consumi energetici con un risparmio intorno ai 1.000 euro l’anno, e un beneficio davvero colossale per l’ambiente e per la bolletta energetica nazionale. Questi gli effetti dei nuovi Regolamenti europei per l’etichettatura energetica (Ece, Etichettatura Classificazione Energetica Professionale) obbligatori da venerdì 1° luglio in Europa, per i mega armadi frigoriferi e di congelazione, quell’etichettatura che ha più che dimezzato i consumi dei frigo e dei congelatori domestici in pochissimi anni. Già in vigore come accordo volontario in Italia dal 2012 (il nostro Paese è all’avanguardia anche tecnologica in questo settore), la nuova normativa è divenuta obbligo nella Ue per merito e per iniziativa del gruppo Professionali di Ceced Italia e di Efcem (l’associazione rispettivamente che riunisce i produttori di attrezzature professionali e che li rappresenta presso quella europea) e in particolare per merito dei colossi Electrolux Professional e Angelo Po che hanno nel nostro Paese l’estesa base produttiva.

Un risparmio da 1.000 euro l’anno

Tanto si risparmia e per capirne di più abbiamo cercato di fare un po’ di calcoli con gli esperti. “L’obbligo di commercializzare dal 1° luglio solo attrezzature con etichetta energetica – dichiara Alberto Anderloni della rivista di riferimento Ristorando – consentirà di ottenere grandi risparmi energetici tenendo conto che i consumi dei frigoriferi e dei congelatori professionali costituiscono circa il 25-30% del totale espresso dal terziario. E che sono costantemente in funzione. Va sottolineato che secondo quanto da noi pubblicato, di fonte Ceced Italia, sostituendo un frigo professionale di medie dimensioni di classe inferiore con uno della classe di massima efficienza, il costo energetico avrebbe un notevole riduzione che varia da 440 a più di 700 euro”. Mentre, per un congelatore o cabinet il taglio sarebbe come minimo di 300 euro; in definitiva, un calo complessivo di circa 1.000 euro all’anno che, spalmati sui 10 anni di vita media di un apparecchio professionale, diventano 10mila euro, andando così a ad ammortizzare molto rapidamente il maggior costo per l’acquisto di frigo o freezer di massima efficienza. E con un consistente guadagno in termini di competitività per il ristorante dove frigo e freezer assorbono ben il 40% del totale di elettricità richiesta per l’intero parco-macchine.

E’ italiana l’industria leader

L’etichettatura energetica, che verrà estesa a tutti gli apparecchi operanti nelle cucine professionali, era, come anticipato, già applicata dal 2012 in Italia, segno di una competitività e di un livello tecnologico elevato della manifattura italiana considerata la n.1 mondiale. Le aziende rappresentate in CECED e Efcem esprimono un fatturato di oltre 2,8 miliardi, con punte di export per alcune che supera l’80%. Se l’etichetta energetica entrata in vigore dal 1° luglio comporterà consistenti vantaggi soprattutto nel tempo, può invece presentare notevoli problemi per quegli operatori che non hanno fatto fronte ai necessari aggiornamenti tecnologici del parco-attrezzature della cucina. Lo conferma Anderloni quando sottolinea che in molti, soprattutto con piccole dimensioni di fatturato, si troveranno in difficoltà, nel dover sostenere onerosi investimenti per adeguarsi alle nuove normative. “Sarebbe stato consigliabile far partire questi investimenti sin dal 2012, quando Ceced Italia e Efcem avevano deciso di adottare l’etichettatura professionale per il nostro Paese in forma volontaria”.

© Riproduzione riservata