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È il momento dei rosati

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Andar per vini

È il momento dei rosati

I vini rosati rappresentano una tipologia che non è ancora riuscita ad entrare nel cuore della maggior parte dei consumatori, ed anzi da molti è vista con un po’ di diffidenza, anche se l’andamento negli ultimi anni sta decisamente cambiando, soprattutto grazie all’impegno di un numero sempre crescente di vitivinicoltori che hanno deciso di concentrare i loro sforzi per produrre vini rosati di livello sempre più alto.
Il momento migliore per parlarne è sicuramente questo, da un lato per l’arrivo dell’estate, stagione in cui da sempre si ha il maggior consumo di rosato, dall’altro perchè in questo weekend si tengono 2 delle più importanti manifestazioni nazionali dedicate a questi vini, una al nord, “Italia in Rosa”, ed una al sud, “Rosèxpo”, oltre ad altre di carattere più locale, come il “Palio del Chiaretto” a Bardolino. Proprio per questo oggi il mio approfondimento non è, come al solito, dedicato a 2 cantine, ma alle 2 manifestazioni citate, ghiotta occasione per farsi un’idea sulla produzione italiana di vini rosati.
Procediamo con ordine: prima di presentare le 2 manifestazioni, voglio fare una veloce panoramica sulle zone tipiche per la produzione del rosato in Italia, chiedendo anticipatamente scusa per qualche inevitabile dimenticanza: al nord la zona di riferimento è sicuramente il lago di Garda, con la denominazione Valtenesi per la parte lombarda, in cui il vitigno Groppello è il protagonista, ed il Bardolino Chiaretto per la parte veneta, vitigno principale la Corvina. Per il centro Italia non posso non pensare ai meravigliosi Cerasuoli d’Abruzzo, versione in rosa del nobile vitigno Montepulciano; spostandoci verso il sud arriviamo alla regione che da sempre si caratterizza per i rosati: la Puglia, con il Salento ma non solo, ottenendo ottimi risultati da vitigni come il Negroamaro, la Malvasia Nera ed il Bombino Nero. Facendo su e giù per la penisola mi piace ricordare anche l’Oltrepò Pavese, il Trentino Alto-adige, i lambruschi dell’Emilia Romagna, l’Umbria, il calabrese Cirò rosato da uva Gaglioppo e le due isole, Sicilia e Sardegna.

Veniamo alle due manifestazioni che iniziano proprio oggi, occasione unica non solo per gli appassionati, ma soprattutto per i dubbiosi, per scoprire vini rosati di qualità in tutte le loro declinazioni, fermi, frizzanti e spumanti.

Al Castello di Moniga del Garda, siamo in provincia di Brescia, sulla sponda sinistra del lago di Garda, si tiene l’ottava edizione di “Italia in Rosa”: tre giorni, a partire dal 5 giugno, di degustazioni ed approfondimenti con ospiti 116 cantine da tutta la Penisola. Presenti anche il Consorzio Oltrepò Pavese, il Consorzio Bardolino e l’ Associazione Donne del Vino: in totale si potranno assaggiare oltre 180 etichette diverse. Oltre alle degustazioni guidate, è di un certo interesse il convegno del sabato mattina, “Valtènesi: dalle radici del rosé il futuro di un territorio”, che vuole andare ad analizzare le strette interconnessioni esistenti tra un prodotto tipico come il vino e le opportunità di sviluppo del territorio da cui proviene.
(Per info: http://www.italiadelvino.com/news.asp?id_news=1083 )

A circa mille chilometri di distanza, a Lecce, nel castello Carlo V, si tiene in contemporanea, 5-7 giugno, Rosèxpo, salone internazionale dei vini rosati. E’ organizzato dall’associazione deGusto Salento, che riunisce quindici aziende produttrici di Salento Rosato. Per i partecipanti sarà possibile degustare centocinquanta vini “in rosa” provenienti da 12 regioni italiane e dall’estero: vi sono infatti rosati che arrivano dalla Francia, dal Libano e dalla Slovenia. Completano il ricco programma degustazioni guidate e tavole rotonde.
(Per info: http://www.italiadelvino.com/news.asp?id_news=1109 )

DA NON PERDERE

Dal 05/06/2015 al 06/06/2015 – Duino
Trieste-Duino Maremorje Vitovska 2015 – 9a edizione : è l’appuntamento annuale con il vitigno autoctono più celebre del Carso triestino, goriziano e sloveno, la Vitovska
Per info: http://italiadelvino.com/news.asp?id_news=1108

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