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"È sempre ora di colazione da qualche parte del mondo", così a Londra impazza il Brinner, breakfast al posto della cena

A Londra impazza una nuova moda culinaria: si chiama brinner. La parola unisce i termini breakfast e dinner e indica il trend a fare colazione la sera, ovvero mangiare a cena quello che di solito si consuma la mattina.
Gli inglesi hanno questa abitudine da lungo tempo, piú che altro per pigrizia: un recente sondaggio rivela che una persona su dieci invece di far fatica a cucinare la sera a casa si mangia spesso una ciotola di cereali e latte o al massimo due uova strapazzate con la pancetta. Ora però ristoranti e caffé londinesi hanno iniziato a sublimare questo trend, offrendo brinner di tutti i generi e per tutti i gusti, tradizionali o innovativi, prevedibili o ricchi di immaginazione, alcuni adatti alle anime semplici che preferirebbero cenare in pigiama e altri mirati ai palati più esigenti e sofisticati.

The Breakfast Club, che ha aperto sei locali nei quartieri piú trendy di Londra, deve il suo successo anche al fatto che serve la colazione anche pomeriggio e sera perché, come spiega il menù, “é sempre ora di colazione da qualche parte del mondo”. La colazione prevede piatti giganteschi di uova fritte, salciccia, bacon, funghi e pomodori oppure pancake con lo sciroppo di acero, omelette di tutti i generi e cialde con panna montata o gelato. Anche Brew, una catena australiana, ha già aperto tre locali a Londra e offre breakfast a tutte le ore: colazione nel senso più lato del termine, che va dalla torta fatta in casa alle uova alla turca con burro e peperoncino, dalle uova strapazzate con chorizo alla brioche con formaggio di capra e fichi caramellati.
I salutisti possono andare da Kipferl, locale austriaco a Islington, dove fino alle dieci di sera si può mangiare muesli con lo yogurt, macedonia e succo d’arancia fresco. I modaioli si dirigono invece verso il Duck and Waffle, aperto tutta la notte, non solo per la vista dal quarantesimo piano del grattacielo Heron Tower, ma anche per il brinner più originale, dove invece di uova e pancetta si mangiano uova d’anatra alla diavola con maiale alla coreana e piccantissima salsa sriracha, il tutto annaffiato da un bicchiere o due di prosecco. I più chic fanno la coda al Wolseley o al Delaunay, ristoranti celebri che servono sopraffine uova alla benedict con salsa olandese anche per cena. La catena ultrachic Ottolenghi propone invece riso nero con latte di cocco e servito con banana e mango e shakshouka, una colazione mediorientale di uova cotte in una salsa di pomodoro e peperoni con il profumo di cumino.

La moda del brinner arriva dagli Stati Uniti e sta prendendo piede. A breve aprirà nella zona orientale trendy di Londra un locale che si chiama Cereal Killer Café (con senso dell’umorismo tutto Usa, la pronuncia é uguale a quella di serial killer) che promette di offrire ben cento cereali diversi, con dodici tipi di latte, dalla mucca alla capra alla mandorla al riso. Resta da vedere se il brinner avrà il successo duraturo del brunch, quella via di mezzo tra breakfast e lunch in voga da fine Ottocento, passando da moda transitoria a parte permanente della vita quotidiana degli inglesi.

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