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Emirates: vini d'annata ad alta quota (con qualche etichetta italiana)

Oltre 690 milioni di dollari spesi negli ultimi dieci anni. In alcuni casi per vini che saranno gustati tra altri dieci. Non è l’investimento di un collezionista ma della compagnia aerea Emirates che può vantare una cantina con 2,2 milioni di bottiglie di vini pregiati. Ed è, tra l’altro, l’unica ad avere rapporti diretti con i produttori vinicoli dai quali acquista in alcuni casi en primeur.

Vini da invecchiamento

Lo scorso anno la compagnia ha acquistato 13 milioni di bottiglie per un valore di 140 milioni di dollari, spendendo più del doppio rispetto agli anni precedenti. La sua particolarità, rispetto ai competitor, è quella di non acquistare per un consumo immediato ma per invecchiamento: la maggior parte delle bottiglie acquistate l’anno scorso verrà consumata tra 7-10 anni.

Nel 2015 i clienti Emirates hanno consumato 11,4 milioni di bottiglie di vino in tutte le classi, di cui 10 milioni servite solo in Economy class.  «Nel corso degli anni abbiamo costruito un programma che, grazie alla pianificazione e investimenti a lungo termine, ha garantito acquisti da vigneti esclusivi nel mondo, e siamo fieri del fatto che le nostre liste dei vini sono comparabili a quelle che si potrebbero trovare in un ristorante esclusivo e gourmet» dice Tim Clark , presidente di Emirates Airline.

Predominio francese

Anche ad alta quota permane il predominio francese. Nel 2015 quasi la metà degli acquisti di vino per la First Class e la Business Class – 1,8 milioni di bottiglie – è venuto dalla regione di Bordeaux: da sempre i vini bordolesi rappresentano il 60% del vino rosso servito nelle due classi. Per la prima volta quest’anno in Bordeaux sono stati anche acquistati vini bianchi, come annate vintage dell’esclusivo La Clarté de Haut-Brion. Attualmente la compagnia ha 70 diversi champagne, vini e Porto sui voli nel giorno medio. «Si tratta di un massiccio esercizio logistico per riuscire a servire 70 etichette diverse in uno stesso giorno per il tutto il nostro vasto network – spiega Clark – ma significa anche che i nostri clienti possono sempre aspettarsi qualcosa di nuovo ad ogni viaggio. Il feedback positivo che stiamo ottenendo è la testimonianza del successo del nostro programma».

Le etichette italiane

Non che la Borgogna venga dimenticata: dalla sola regione Corton-Charlemagne Grand Cru, considerata tra le migliori per migliori vini bianchi di Borgogna, Emirates ha acquistato 2.000 casse nel 2015, pari al 10% della produzione totale della regione. E i vini italiani? Ci sono Solaia e Ornellaia in First Class, mentre in futuro si aggiungerà il Tignanello in Business Class.

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