
Cambiano i mezzi di comunicazione, impazzano Internet e i social network, ma le Guide dell’Espresso su Ristoranti (esiste da 37 anni) e Vini (nata 14 anni fa) restano fedeli alla tradizione cartacea (anche se esiste la versione digitale). E restano fedeli all’obiettivo di captare le nuove tendenze e le nuove tavole, con l’avvertenza che scalare la classifica è complicato e i leader, per il 2015, sono in larga parte nomi conosciuti e già recensiti. Nomi che questa mattina, giovedì 9 ottobre, hanno sfilato sotto le volte dell’ex stazione Leopolda di Firenze, dove il premier Matteo Renzi lanciò la sua corsa da Rottamatore, per ricevere premi e riconoscimenti, in occasione della presentazione delle Guide organizzata da Pitti Immagine.
Bottura sempre al vertice
Al vertice della ristorazione italiana si conferma l’Osteria Francescana di Modena, di Massimo Bottura (col voto di 19,75 su 20). Sotto di lui, sempre con “tre cappelli”, ci sono altri 26 ristoranti – per un totale di 27 al vertice, uno in più dell’anno scorso – alcuni che fanno piccoli passi in avanti, come Casadonna Reale di Castel di Sangro, di Niko Romito (che sale a 19,5), affiancandosi alla romana Pergola di Heinz Beck, alle Calandre di Rubano di Massimiliano Alajmo e a Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa.
Tra i nomi di vertice troviamo anche Combal.Zero di Rivoli, Uliassi di Senigallia, Villa Crespi di Orta San Giulio e Vissani di Baschi (tutti con 19/20); e ancora il Devero di Cavenago Brianza e la Madonnina del Pescatore di Senigallia, che salgono a 18,5 affiancandosi all’Antica Corona Reale di Cervere, Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, al Duomo di Ragusa-Ibla, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Rosa Alpina-St. Hubertus di San Cassiano, La Madia di Licata, La Peca di Lonigo, l’Osteria del povero diavolo di Torriana. Promosso (a 18/20) la Taverna Estia di Brusciano, che si affianca Agli Amici di Udine, Colline Ciociare di Acuto, Cracco di Milano, Da Vittorio di Brusaporto, Laite di Sappada, Perbellini di Isola Rizza e Torre del Saracino di Vico Equense.
Tre esordi eccellenti
Tre gli esordi eccellenti con “due cappelli”: Berton (17,5), Del Cambio e Kitchen (17/20).
Nel complesso i locali provati sono 2.700 tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie, di cui 400 nuovi rispetto alla Guida dell’anno scorso. “Nel metro di giudizio di chi decide di mangiar fuori casa resta ben definita la linea di demarcazione fra la ‘cucina di qualità’ e la ‘cucina di varietà’- spiega Enzo Vizzari, curatore della Guida dei Ristoranti – perché l’ampiezza dell’offerta consente di scegliere fra l’esperienza gastronomica ‘alta’ e quella semplicemente ‘diversa’ secondo propensioni, momenti, stati d’animo e disponibilità economica”.
Piatto dell’anno all’Enoteca Pinchiorri
La maison di champagne Pommery ha premiato l’arte della cucina d’eccellenza assegnando il premio Piatto dell’anno della Guida L’Espresso 2015 all’Enoteca Pinchiorri per il risotto al brodo di piccione con fave di cacao tostate alle spezie, creato dallo chef Riccardo Monco sotto la guida di Annie Feolde. Mentre l’azienda vinicola Cecchi ha assegnato, per la prima volta, il premio Cuoca dell’anno, creato propri per valorizzare le donne chef, a Marianna Vitale del ristorante Sud di Quarto.
Sulla Guida Vini i numeri sono sempre quelli monstre: 25.000 i vini assaggiati, con l’attribuzione di stelle (da una a tre) fatta quest’anno a 520 produttori, tra i quali 17 sono i top che hanno guadagnato tre stelle. La classificazione massima è costituita dai Vini dell’Eccellenza (simbolo delle 5 bottiglie, punteggio di almeno 18/20), guadagnato da 263 etichette. Sul podio più alto (20/20) si piazzano il Barolo Vigna Rionda 2008 di Massolino e il Trebbiano d’Abruzzo 2010 di Valentini, il primo vino bianco nella storia della Guida a raggiungere il podio più alto. E infatti l’edizione 2015 conferma una crescita generalizzata proprio dei vini bianchi.
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