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Gambero rosso: a Milano il primato della migliore cucina tradizionale

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Gambero rosso: a Milano il primato della migliore cucina tradizionale

Massimo Bottura conquista anche la vetta della Guida ai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso ma non è lo chef solo al comando, visto che lo affianca a 95/100 Heinz Beck che sfrutta al massimo una location unica quale La Pergola dell’Hotel Cavalieri a Roma: mai scordare che il voto del team coordinato da Giancarlo Perrotta deriva da una somma di elementi che vanno oltre la cucina. Non a caso, sono quattro i ristoranti arrivati al 57, il voto più alto per l’edizione 2016 per il “voto di cucina”: Osteria Francescana a Modena, Le Calandre di Rubano (PD), La Madia di Licata (AG) e La Torre del Saracino di Vico Equense (NA). Da segnalare che il momento positivo di Milano trova riscontro nell’entrata fra le Tre Forchette di due nuovi locali: Ristorante Berton e il nuovissimo Seta del Mandarin Hotel, affidato quest’ultimo a Antonio Guida.

La Lombardia conferma inoltre il suo primato con sei Tre Forchette sulle ventisei e altrettanti Tre Gamberi, espressione della migliore cucina tradizionale. Per la cronaca, la  “famiglia” delle trattorie premiate si arricchisce di tre membri: La Brinca di Ne (GE), All’Osteria Bottega di Bologna e La Tana degli Orsi di Pratovecchio Stia (AR). Milano non poteva che essere protagonista anche della cucina etnica: un secondo Tre Mappamondi della città è andato a Wicky’s Wicuisine Seafood, che si affianca all’Iyo mentre il Dao Restaurant si conferma a Roma. Per il bere, ecco l’ennesimo trionfo di Baladin – con i Tre Boccali sia per la casa madre di Piozzo (CN) sia per quella della capitale – e la novità del Tre Bottiglie per le Giare dell’Hotel Rondò a Bari,  miglior wine bar italiano.

L’edizione 2016 premia anche Lorenzo Viani, di Lorenzo a Forte dei Marmi (LU), come Ristoratore dell’anno;; l’Argine a Vencò – il locale di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio (GO)-  come novità dell’anno; Donatella Bistrot di Oviglio (AL) come Bistrot dell’anno, dopo il cambio di veste (prima era ristorante); il Reale di Castel di Sangro (AQ) per il Pane in tavola, storica passione di Niko Romito; la giovane Sara Simionato, dell’Antica Osteria da Cera di Campagna Lupia (VE), come Pastry chef dell’anno. In totale, l’edizione 2016 della guida – la 26ima della serie – conta 2268 indirizzi e 250 novità. Da elogiare i sedici premi al miglior rapporto qualità/prezzo, sparsi in tutta Italia con una doppietta pugliese, La Bul di Bari e La Strega di Palagianello (TA).

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