Food24

Giovani chef crescono: ecco i nomi da tenere sott'occhio

  • Abbonati
  • Accedi
in Primo Piano

Giovani chef crescono: ecco i nomi da tenere sott'occhio

I concorsi non sono automaticamente il viatico per diventare fenomeni, però al tempo stesso – se ben organizzati e seri – danno modo al vincitore di guadagnarsi la prima ribalta e trovarsi a che fare con quei colleghi che ‘qualcosa’ hanno già combinato. Ecco perché Alessandro Salvatore Rapisarda può essere contento di aver vinto la finale italiana del S.Pellegrino Young Chef che si è svolta al’Hotel Magna Pars Suites di Milano. Competizione di livello alla luce del fatto che i dieci finalisti erano stati selezionati da Alma e la giuria era composta da Andrea Berton (Berton, Milano), Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma), Alessandro Negrini e Fabio Pisani (Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano), Davide Oldani (D’O, Cornaredo) e Mauro Uliassi (Uliassi, Senigallia).

Ai fornelli a Recanati

Rapisarda, classe ’87 – marchigiano di Castelfidardo ma di padre siciliano – è chef del Café Opera di Recanati, dopo trascorsi al servizio di grandi quali Crippa, Parini, Uliassi e Berasategui. Si è imposto in volata sul migliore degli altri nove finalisti che –secondo il regolamento – devono avere meno di 30 anni e almeno un anno di esperienza di livello: Michele Lazzarini – sous chef del St. Hubertus – che ha presentato Anguilla leggermente affumicata, cavolfiore, noci nere, ricetta di estrema raffinatezza. Ma forse meno rappresentativa dell’Italia a tavola rispetto a quella creata da Rapisarda: Risotto alla “Marinara”, ovviamente in versione creativa.

La finale internazionale ad ottobre

S.Pellegrino Young Chef 2016 entra ora nell’ultima fase: a ognuno dei venti Young Chef vincitori delle competizioni locali viene assegnato uno “chef mentore”, un componente della giuria locale che fornirà al candidato suggerimenti che lo aiutino a perfezionare ulteriormente il piatto e a prepararsi per la finale. Quello italiano sarà Davide Oldani del Ristorante D’O di Cornaredo, che nella sua brillante carriera è stato a sua volta allievo di tre super-maestri: Albert Roux, Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse. Rapisarda tornerà a Milano, il 13 ottobre, per la finalissima: due giorni di competizione culinaria al cospetto della giuria internazionale composta dai Sette Saggi —formata da David Higgs (Rust en Vrede – Stellenbosch, Sudafrica), Carlo Cracco (Cracco – Milano) Gaggan Anand (Gaggan – Bangkok, Tailandia), Elena Arzak (Arzak – San Sebastian, Spagna), Mauro Colagreco (Mirazur – Mentone, Francia), Wylie Dufresne (Wd50 – New York, Stati Uniti) e Roberta Sudbrack (Sudbrack – Rio de Janeiro, Brasile). A loro il compito di scegliere il migliore.

© Riproduzione riservata