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Il Merano Wine Festival ha concluso la sua tappa milanese

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Andar per vini

Il Merano Wine Festival ha concluso la sua tappa milanese

Lo scorso lunedì, 8 febbraio, si è conclusa la IV° edizione del MILANO FOOD&WINE FESTIVAL, organizzata da Helmuth Köcher, Presidente e Fondatore del Merano WineFestival.
L’evento è nato con l’idea di portare a Milano una parte dei vini, delle suggestioni e delle emozioni che si vivono all’evento principe di Merano.

La manifestazione ha avuto un buon successo, attirando nei 3 giorni di durata circa 3.500 visitatori, che hanno potuto degustare 300 vini delle quasi 70 cantine presenti.

L’edizione di quest’anno ha dato ampio spazio agli abbinamenti cibo-vino, con 19 cuochi protagonisti di show-cooking, ed una sinergia con Eataly nell’ultimo giorno della manifestazione.

Helmuth Köcher, che ho intervistato proprio lunedì, era particolarmente orgoglioso del risultato ottenuto, ma, nell’ottica di alzare sempre l’asticella, concordava con me l’esigenza di ampliare ancora il numero delle cantine partecipanti per meglio rappresentare tutte le pricipali zone vitivinicole italiane.

Diverse tra le aziende presenti ho avuto modo di raccontarle in questa mia rubrica nei mesi scorsi, oggi voglio parlare di Cascina Pastori, espressione del Pinot Nero piemontese, e di Foss Marai, che a Valdobbiadene fa non solo Prosecco.

Cascina Pastori – Colombo Antonio e Figli – Bubbio (AT)
Siamo nel cuore della langa astigiana: Bubbio è un piccolo borgo che vanta una tradizione vitivinicola risalente addirittura ai Romani, che conquistarono questo territorio nel 173 a.c.
Territorio in cui Cavour ed altri esponenti dell’aristocrazia torinese portarono il Pinot Nero già 150 anni fa: vi è un documento storico del 1872 che fa riferimento a bottiglie di Pinot Nero della zona.
In questo contesto nel 2004 arriva Antonio Colombo, cardiologo di fama mondiale, appassionato di viticoltura, che acquista Cascina Pastori e i 9 ettari di vigneto che la circondano.
Nel 2006 inaugura la nuova cantina, ma è del 2010 l’evento forse più importante nell’ancor giovane storia di questa azienda: Colombo si occupa della salute di Riccardo Cotarella, che tutti sappiamo essere uno dei più grandi enologi italiani.
Cotarella decide di sposare il progetto di Colombo, attratto soprattutto dall’opportunità di lavorare e valorizzare il Pinot Nero in Piemonte.
Chi si occupa a tempo pieno della cantina è Andrea, figlio di Antonio Colombo, parzialmente aiutato per l’estero dalla sorella Silvia.
Diamo qualche numero: 9,5 ettari di vigneto, 30.000 bottiglie prodotte e 5 etichette diverse.
In arrivo 2 nuovi vini, un metodo classico Blanc de Blanc e, soprattutto, un Pinot Nero Riserva, che ho già assaggiato e che si annuncia entusiasmante.
La bottiglie prodotte nei prossimi 2-3 anni aumenteranno fino a 60/70.000, con l’entrata in piena produzione dei vigneti reimpiantati qualche anno fa.
Ho degustato il Pinot Nero Apertura.

Pinot Nero Apertura 2011 Piemonte DOC
Pinot Nero in purezza, produzione di circa 12.000 bottiglie.
Tenore alcolico del 14 %.
Dopo la vinificazion in acciaio, affina per circa 18 mesi in tonneaux e botti grandi.
Nel bicchiere è di un luminoso rosso rubino con riflessi granato.
Intensi i profumi, che si giocano prevalentemente tra il fruttato e lo speziato: ciliegia, prugna rossa da un lato, vaniglia, liquirizia, pepe nero dall’altro.
Particolarmente piacevole in bocca, sa essere caldo ed avvolgente, elegante ma anche dotato di corpo e struttura.
Ottima la persistenza, bisogna avere la pazienza di conservarselo in cantina e aprirlo tra qualche anno.
Ottimo con gli agnolotti al plin con sugo d’arrosto.

Prezzo in enoteca: 20-22 Euro

Foss Marai – Guia di Valdobbiadene (BS)
Guia di Valdobbiadene, ovvero il cuore pulsante del Prosecco DOCG, uno dei fenomeni di maggior successo dell’enologia mondiale.
Foss Marai è sicuramente una delle aziende simbolo, ma oggi voglio parlarne per un non prosecco, il Capo 3, un loro charmat lungo che mi ha affascinato.
Sul Prosecco dedicherò doverosamente un articolo a sè stante, per l’importanza dell’argomento ed anche perchè in grado di suscitare polemiche anche divertenti, a seconda della prospettiva (ogni riferimento calcistico è voluto).
Foss Marai è stata fondata nel 1986 da Carlo Biasotto, esponente di una famiglia operante da generazioni nel vino.
Carlo ha coinvolto tutti nella gestione dell’azienda: la moglie Adriana ed i figli Andrea, Cristiana, e Umberto.
Giancarlo Moretti è l’agronomo e Fabio Men, ormai da diversi anni, l’enologo.
“Leniter in itinere” cammino lungo, costante: questo è lo slogan dell’azienda, quasi una filosofia di vita, mettere un mattone dopo l’altro, consolidando e sperimentando.
Ringrazio Vasilica Marinela Ardelean, brand manager ed amica, che mi ha fatto assaggiare il vino che andrò a recensire.
Qualche numero sull’azienda: 61 ettari vitati, 1.800.000 bottiglie e 17 etichette.
Parliamo ora del Capo 3 2012

Capo 3 2012 Vino Spumante di Qualità – Brut
Uvaggio di Chardonnay e Pinot Bianco.
La produzione è di circa 14.000 bottiglie, con tenore alcolico del 12,5 %.
La particolarità di questo vino è che è sì un metodo Charmat, quindi rifermentazione in autoclave, ma uno Charmat “lungo” o metodo Cavezzani, dal nome dell’enologo che l’ha messo a punto, credo a fine anni ’70.
In questo caso la permanenza sui lieviti in autoclave è di ben 8 mesi.
Giallo paglierino nel calice, luminoso e vivace, con un perlage di buona finezza e durata, si caratterizza per i profumi, delicati ed intensi, fiori bianchi a go go, note di piccola pasticceria, di cioccolato bianco, frutti bianchi e gialli, penso alla pesca bianca, alla pera.
In bocca è fresco, piacevole, coerente, con una persistenza più che discreta, lo definisco un vino allegro, conviviale, perfetto per un piacevole aperitivo, anche rinforzato.

Prezzo in enoteca: 15 Euro

DA NON PERDERE

Dal 15/02/2015 al 18/02/2015 – Erba (CO)
RistorExpo : La 18° edizione del Salone di Erba dedicato alla ristorazione professionale dà ampio spazio anche ai vini, in particolare di Valtellina e Terre Lariane
Per info: http://italiadelvino.com/news.asp?id_news=1066

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