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Il mercato agricolo online: da idea romantica a business di successo

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Il mercato agricolo online: da idea romantica a business di successo

Chilometro zero: basta un clic. È l’intuizione di Cortilia, il “mercato agricolo online” fondato da Marco Porcaro nel 2011. Ortofrutta, carni e formaggi prodotti in campagna e consegnati in meno di 24 ore nei centri urbani di Milano, Como, Monza e Varese. L’ordinazione è online, come in qualsiasi piattaforma di e-commerce. La consegna viaggia sulle decine di furgoncini con il brand della società.  Il guadagni? La società preferisce non divulgarli, ma si parla di «almeno» un milione di fatturato in soli due anni di attività.

Consegna in 24 ore

Come nasce l’intuizione di Cortilia? Ce lo spiega il suo fondatore, sull’onda di un esperimento che ha registrato più di 30mila utenti e spostato «decine di tonnellate» di alimentari nelle province della Lombardia. «Volevamo mettere in contatto produttori e consumatori, a vantaggio della freschezza e della qualità dei prodotti – spiega Porcaro, attualmente Ceo della società – I prodotti vengono distribuiti nel giro di 24 ore, dando la possibilità a chi vive in città di approvvigionarsi quotidianamente.

Una sorta di gruppo d’acquisto virtuale, un mercato agricolo online». Il carrello di scelte include frutta, verdura, carni rosse e bianche, prodotti caseari, marmellate, vino e birre artigianali. Tutto confezionato sul territorio. Tutto venduto a presa diretta, con la marcia in più di un servizio di consegna attivo da lunedì a venerdì nella fascia 9-21:30. Cortilia, spiega Porcaro, ha fatto sistema in un filiera di agricoltori che commerciavano le proprie cassette nei mercati locali. Senza una vetrina online che, in poco più di 24 mesi, ha moltiplicato visibilità e volumi di vendita.

Cortilia, spiega Porcaro, sta partecipando come auditor a incontri e gruppi di approfondimento sull’Expo 2015. L’ultima presenza è stata registrata al Tavolo Agroalimentare organizzato lo scorso mercoledì alla Camera di Commercio di Milano: una panoramica sul vòlano dell’esposizione universale per le 3.500 imprese “giovani” dell’agricoltura lombarda. Le imprese avviata da under 35 hanno sfornato più di 4mila posti di lavoro, sui 79mila generati dalle aziende del settore in Lombardia.

Una trentina di produttori

Al giro di boa dei 24 mesi, i produttori iscritti a Cortilia sono più di 30. Per entrare in filiera basta mettersi in contatto, qualificarsi in base alla merce prodotta e localizzarsi in una delle quattro province coperte dalla piattaforma. «Quasi tutti facevano vendita diretta, in cascina o nei mercati. Sempre che riuscissero a sobbarcarsi le spese di trasporto e di energia per viaggiare da una piazza all’altra – continua Porcaro -. Con il nostro sistema, lo sforzo viene eliminato e si dà la possibilità di declinare online la propria offerta. Sono pochi i produttori che erano già familiari con internet». I prezzi? Per le cassette miste di frutta e verdura si va dai 19 ai 34 euro. L’utente si collega, indica i prodotti desiderati e riceve da Cortilia una previsione dei tempi di consegna. Ad acquisto effettuato, la flotta aziendale raggiunge l’abitazione con box da 6-7 chili di prodotti freschi di campagna.

Nel futuro il network dell’ortofrutta potrebbe allargarsi a Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio. Ma il fenomeno è in crescita, da Bolzano agli Stati Uniti. L’Alto-Adige ha dato i natali a Bioexpress, un gruppo di produttori che ha fatto rete per accelerare la commercializzazione diretta di frutta e verdure biologiche. Le «bioceste», distribuite anche in Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, contengono fino a 12 chili di spesa con scontrini dai 17 ai 35 euro. Le famiglie servite? Finora, più di 4mila. Quanto a Regno Unito e  Usa, il filo diretto produttori-consumatori è pratica di vecchia data.

Ben prima dell’e-commerce: in Inghilterra, la Riverford di Buckfastleigh (Devon) ha iniziato a distribuire una trentina di cassette a settimana a amici e conoscenti indiretti, nella costola del sud inglese che vive soprattutto di turismo. Oggi, le consegne settimanali sono più di 45mila.

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