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Il Mercato metropolitano si trasferisce a Torino e trova il supporto di Intesa

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Il Mercato metropolitano si trasferisce a Torino e trova il supporto di Intesa

Un investimento di poco più di 400mila euro, 9 giorni di lavoro e l’ottocentesca stazione ferroviaria torinese di Porta Susa si è trasformata nel Mercato Metropolitano, uno spazio di 2.500 mq dedicato al cibo di qualità. Con 15 botteghe artigianali che, all’inizio del 2016, raddoppieranno di numero con il recupero di un’altra ala della storica stazione, abbandonata dopo il trasferimento nella nuova struttura a poche decine di metri.

Nel Mercato Metropolitano – spiega Andrea Rasca, l’imprenditore ideatore del progetto – non ci saranno Coca Cola e Ferrero, non ci saranno i grandi marchi della birra. Lo spazio è riservato agli artigiani della qualità che offriranno la pizza nella versione del Triveneto, la pasta del Monferrato, il burro della Valle d’Aosta, le nocciole dell’Alta Langa, la focaccia ligure, le birre artigianali. Ma anche gli okonomyaki della cucina tipica di Osaka. “Vogliamo offrire ai torinesi, abituati a vivere nella capitale del mangiar bene, il meglio del territorio piemontese ma anche prodotti di qualità insoliti”, aggiunge Rasca.

Una sfida complessa. Che è basata sulla convivenza di spazi ricavati dalle biglietterie per la produzione di cibo soprattutto da asporto (con un occhio a chi utilizza la nuova stazione di Porta Susa, priva di negozi e di servizi adeguati), con un mercato alimentare e con uno spazio destinato a chi, invece, ha più tempo per gustare bolliti e brasati, risotti e fritto di pesce. Ma c’è anche uno spazio riservato alla caffetteria che, la sera, si trasforma in cocktail bar.

Rasca è reduce dal successo ottenuto a Milano con il recupero temporaneo della stazione di Porta Genova dove, in pochi mesi, ha accolto 3 milioni di appassionati del buon cibo e del vino di qualità. A Torino, dove lavorano 120 persone, il contratto d’affitto della stazione è di 10 mesi, con la possibilità di un nuovo contratto per l’anno successivo. Ma il Mercato Metropolitano potrebbe diventare stanziale a Porta Susa anche se il progetto è destinato ad essere replicato in altre città, italiane e straniere.

Con l’appoggio di Banca Intesa Sanpaolo che, attraverso il suo canale di e-commerce Created in Italia, offre ai piccoli produttori locali e agli artigiani del cibo un accesso privilegiato al mondo del commercio on line. Si è creato un circuito nazionale che permetterà anche al Mercato Metropolitano di offrire, a rotazione, prodotti artigianali in arrivo da ogni parte d’Italia. Senza stravolgere la natura artigianale del produttore, obbligandolo a produzioni eccessive che ne snaturerebbero l’essenza. Ma il grattacielo di Intesa Sanpaolo, vicino alla stazione di Porta Susa e, dunque, al Mercato Metropolitano, potrebbe divenire anche la sede di un nuovo esperimento commerciale. Con i lavoratori che potranno ordinare il proprio pasto al Mercato e, insieme al cibo da consumare in ufficio, anche la spesa per la cena a casa. Senza dover affrontare le corse tra i negozi dopo la fine dell’orario di lavoro.

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