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L'ingrediente perfetto? La birra. Ecco perché

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L'ingrediente perfetto? La birra. Ecco perché

Se mangi bene, bevi meglio. Ilovebeer.it, il portale di cultura birraria lanciato da Heineken nel 2011, sfida i pregiudizi sulla birra con una nuova sezione di ricette e abbinamenti gastronomici: “Il menù perfetto – Birra, gusto e leggerezza”. Dieci ricette per dieci videostorie, realizzate dallo chef stellato Andrea Berton con la consulenza scientifica della Nutrition Foundation of Italy (Nfi). L’obiettivo è bilanciare gusto e nutrizione con un decalogo di piatti, accoppiati ad altrettanti marchi di birra nell’orbita Heineken Italia. Il risultato? Tutto da sperimentare, secondo gli abbinamenti ideati da Berton: merluzzo alla plancia e Affligem Double, baccalà mantecato e Duvel, cremoso alla mandorla e Moretti Rossa…

I sapori fanno la differenza, come sempre. Ma nel progetto di Ilovebeer.it, sposato “con entusiasmo” da Berton, c’è la voglia di diffondere una cultura birraria meno generica e più attenta alla proprietà di bionde, rosse e stout sulle tavole degli italiani. Secondo Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia, le dieci ricette create da Berton «raccontano in modo semplice e diretto i segreti della cucina e lepotenzialità dell’utilizzo della birra a tavola con un comune denominatore: il giusto equilibrio tra gusto e una nutrizione corretta e bilanciata».  Secondo Pratolongo, la consulenza della Nutrition Foundation of Italy (Nfi) fa sì che l’utente sia «accompagnato alla scoperta di piatti nutrizionalmente equilibrati (dai metodi di cottura al corretto bilanciamento dei vari cibi a seconda delle proprietà delle differenti componenti) che si completano con la propria birra».

E a proposito: gli italiani conoscono la birra? Sì, ma non quanto vorrebbero. Assobirra e le aziende di settore insistono da anni sulla divulgazione di un prodotto che resta frenato dai luoghi comuni: “bevanda del nord” quando appartiene alla cultura mediterranea da cinque millenni, “ipercalorico” nonostante contenga un quinto esatto della calorie di un aperitivo a base di vino (34 kcal contro 186), bevanda “senza proprietà” malgrado la presenza accertata di polifenoli, vitamine e sali minerali. Una ricerca condotta dalla stessa Heineken Italia in collaborazione con Nextplora aveva rilevato già nel 2012 come ben il 68% degli italiani si ritenesse un consumatore “normale” di birra, né digiuno né – tantomeno – esperto sulla composizione di una bevanda consumata sotto a qualsiasi media europea. «Questo significa che è il consumatore stesso a chiederci di fare di più e di fornirgli gli strumenti utili per aumentare la sua conoscenza del prodotto. In questi anni, molto è stato fatto sia dall’associazione di categoria (AssoBirra) sia dalle aziende produttrici. Come azienda riteniamo che solo una corretta conoscenza della bevanda permetta di riconoscerne la qualità e, a questo scopo, dal 2006 abbiamo avviato un percorso culturale nato inizialmente come progetto di formazione dei punti di consumo ed evolutosi successivamente, online e off line». Tra i punti di snodo proprio Ilovebeer.it, nato come portale ibrido tra consulenti, appassionati e i bevitori “normali” già indicati dalla ricerche di Heineken. Il sito ha dato vita anche a un paio di spin off per smartphone e tablet, “My beer sommelier” e “Le Birre. Servile Bene”: due app per riconoscere – rispettivamente – l’abbinamento più efficace e la proprietà della birra appena spillata nella pinta.

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