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La coop del Tavernello si compra una griffe dell'Amarone

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Vino

La coop del Tavernello si compra una griffe dell'Amarone

La rete distributiva capillare della grande coop al servizio delle griffe del vino. È questo l’obiettivo dell’accordo siglato qualche giorno fa col quale il colosso cooperativo Caviro (noto soprattutto con i marchi Tavernello e Castellino) attraverso la propria controllata, Dalle Vigne, ha rilevato la maggioranza della Gerardo Cesari, vera e propria griffe dell’Amarone.

Dalle Vigne è la controllata del gruppo Caviro che opera in Toscana dove conta due cantine a Vinci e a Montalcino e che con l’ingresso nella Gerardo Cesari aggiunge alla propria offerta di grandi vini toscani (dal Chianti al Brunello di Montalcino) anche quella di etichette venete e in primo luogo di Amarone. Il gruppo che già conta una forte presenta in tutti i principali segmenti del mercato (dai vini “Daily”, da tutti i giorni, come appunto Tavernello alle etichette Doc e premium) completa la propria offerta con la categoria “superpremium”. Rispondendo così a una domanda che veniva in particolare dai paesi esteri.

Completamento della gamma export oriented

«Oltre a un arricchimento della gamma di prodotti – spiega il direttore di Caviro, Sergio Dagnino – vogliamo con questa operazione anche rafforzare la nostra presenza all’estero. Da un lato infatti mentre nel fatturato di Caviro l’export rappresenta circa il 23%, in quello della Gerardo Cesari (che ammonta a 25 milioni di euro) le vendite all’estero coprono l’85% del giro d’affari. Pensiamo che grazie alla nostra rete vendita, che vanta un country manager in ogni sbocco importante per il vino made in Italy (dagli Usa alla Germania, dal Regno Unito alla Russia e alla Cina) possiamo sia rafforzare il peso estero nel fatturato del gruppo che garantire una migliore distribuzione ai vini di grande spessore come quelli della Gerardo Cesari».

Una “supernicchia” da dieci milioni di bottiglie

Il segmento “superpremium” nel caso di Caviro rappresenta tutt’altro che una nicchia. Secondo le stime del Gruppo infatti ai 6-7 milioni di bottiglie già oggi commercializzati dalla Dalle Vigne si aggiungerebbero altri 3 milioni circa della Gerardo Cesari (tra cui il pluripremiato Amarone Bosan e Jèma Corvina veronese) arrivando al volume di circa 10 milioni di bottiglie. «Siamo felici – ha detto il presidente Gerardo Cesari che resterà al vertice dell’azienda – di aver siglato questo accordo con un’azienda italiana del settore e siamo certi che il futuro darà ragione delle nostre scelte». «L’amarone – ha aggiunto il direttore di Caviro, Sergio Dagnino – è oggi nel mondo un’indiscussa icona del vino italiano grazie all’ottimo lavoro che tanti produttori sul territorio hanno svolto negli ultimi 10 anni. I fattori chiave di successo del marchio Cesari sono: grande qualità enologica, scrupolosa gestione dei vigneti ed efficace strategia di marketing. Il potenziale è ancora elevato e riteniamo che grazie alle sinergie con Dalle Vigne questa alleanza darà a tutti i soci ulteriori soddisfazioni».

Un colosso con 31mila ettari di vigneti

La cooperativa Caviro è una delle principali aziende vinicole italiane con un giro d’affari di 327 milioni di euro (+15%), che conta 32 cantine sociali in sette regioni italiane (dal Friuli alla Sicilia), 13.500 aziende agricole e che nel 2013 ha venduto 173 milioni di litri di vino. «Ad un anno dal nostro ingresso nel segmento Superpremium con i partner toscani di Dalle Vigne – ha concluso il presidente di Caviro, Carlo Dalmonte – questo accordo ci consente di allargare la gamma e rafforzare la distribuzione di ottimi prodotti ambasciatori dell’Italia nel mondo».

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