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La spesa con il buono-sconto in Italia vale 7 milioni e il futuro è dei coupon digitali

La spesa al tempo della crisi si fa con i coupon: nel 2015 sono stati distribuiti in Italia 406 milioni di buoni sconto, di cui il 25% effettivamente presentati alle casse dei supermercati.  Un risparmio che vale 7 milioni di euro. E il mercato è in crescita: i consumatori italiani ne vogliono di più. Nel mondo se ne distribuiscono 40 miliardi:  rappresentano una risorsa per molte famiglie. Sono 1.100  per ogni abitante degli Stati Uniti, 400 per quelli del Regno Unito, 270 a testa in Francia. Sette per ogni consumatore in Italia. E il sistema si amplia. Al “couponing” ora si affianca il “cash back”:  guadagnare comprando.

T-Frutta, guadagnare facendo la spesa

Si incassa  denaro contante facendo la spesa con la App T-Frutta. La vetrina è sullo smartphone: il carrello virtuale contiene almeno 70 prodotti di oltre 30 marchi ( Barilla, Ferrero, Heineken, Lavazza, Findus, San Pellegrino).  Si selezionano quelli più remunerativi. Si procede all’ acquisto presso  un punto vendita di fiducia, poi si fotografa lo scontrino e l’accredito è già sul conto  corrente (pagamenti anche a mezzo assegno o  Pay Pal). Il servizio è attivo nelle province di Roma, Milano, Monza-Brianza e Modena.

L’extreme couponing, un fenomeno solo americano?

Ovunque impazza il couponing: digitali (reperibili su siti specializzati) o cartacei, i buoni spesa  rappresentano ormai un miracolo commerciale. Per i consumatori sono un incentivo agli acquisti e un’occasione di risparmio, per le aziende uno strumento per fidelizzare la clientela e  creare un ricco database di contatti per approfondire le relazioni con i consumatori. In America è un  fenomeno di massa (che va anche in tivù): le massaie che praticano l’ extreme couponing riempiono il carrello del supermercato con un minimo esborso di denaro. Cambia la lista della spesa: è caccia all’offerta.

Indagine sui comportamenti dei consumatori

Una ricerca condotta da Valassis, multinazionale americana leader nei servizi promozionali e nel  marketing relazionale, presente in nove paesi, e Ipsos (società specializzata in ricerche di mercato),  rivela la tendenza al risparmio dei consumatori italiani: su un campione di 15oo famiglie, il 67% dichiara di essere più attento alle promozioni di prezzo. Quasi la totalità (93%) si dice disposto a cambiare marca  o negozio  di fiducia pur di risparmiare.

Buoni spesa digitali

Negli Usa, secondo uno studio realizzato da Forrester Consulting, società americana di ricerche di mercato, l’e-couponing è lo strumento promozionale più efficace: “Suscita un senso di urgenza negli shopper, ponendosi come una leva vincente per la rapida conclusione dell’acquisto”.  Il web è diventato anche da noi un generatore inesauribile di buoni: 30 milioni di talloncini (8% del totale) si trovano on line. Più di 90 le aziende coinvolte,  900 le  promozioni. Molto alti i tassi medi di utilizzo (redempion).  “I dati confermano la grande potenzialità di queste iniziative  – spiega Angelo Tosoni amministratore delegato di Valassis Italia –  che rispondono  alle esigenze dei consumatori digitali, oggi il 60 per cento del totale”.  La Valassis, che   codifica, verifica, analizza e rimborsa, per conto dell’industria di marca, tutti i buoni sconto che vengono distribuiti,  conferma però che ancora, nonostante la rete,   i coupon  più utilizzati sono quelli  diffusi  attraverso le confezioni dei prodotti o veicolati direttamente sul punto vendita. Aumenta, rispetto agli anni precedenti,  il “valore facciale” dei singoli buoni,  soprattutto nel comparto dei prodotti per l’igiene e la bellezza (1,48 euro)  e quelli della casa (1,05 euro). E’ di 0,74 euro quello del food: nel 2012 il valore medio dei coupon era di 0,67 euro.

Promozioni in real time alla cassa

Si diffondono anche le promozioni “mobile” con cui si assicurano offerte in real time, da scontare direttamente alle casse della grande distribuzione   Il primo test è stato eseguito nei supermercati Pam Panorama, dove è stata utilizzata la speciale piattaforma Verso (tecnologia Valassis). “Il prossimo passo sarà quello di agganciare i buoni sconto alle tessere fedeltà  che sono più di 15 milioni: nuovi sistemi di cassa riconosceranno le promozioni “salvate” sulle  fidelity card”, spiega Tosoni.

Grandi marchi su portali specializzati

I grandi marchi  sono ormai specialisti del couponing. Il Gruppo Lactalis Italia (Galbani, Invernizzi, Locatelli, Cademartori, Vallelata) ha deciso di sviluppare sul web  un’area tutta dedicata ai buoni sconto stampabili: sezioni e bacheche virtuali contengono coupon direttamente spendibili al supermercato. Si può risparmiare fino al 60 per cento.   Fra i portali italiani più cliccati c’è Buonpertutti. Conta  250 mila utenti registrati  che raddoppieranno nel 2016. Distribuiti finora 500 diversi buoni sconto che hanno coinvolto 120  marche appartenenti a 100 aziende diverse. Otto milioni i coupon stampati: la redemption  si attesta in Italia  sul 20-25% (con punte fino al 40% ) per i brand più importanti. Altrove è circa la metà.

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