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La top ten degli italiani sulla pasta: the winner is...

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La top ten degli italiani sulla pasta: the winner is...

Guido preferisce i fusilli, Luca le casarecce, mentre Paolo, come la maggior parte degli italiani andrebbe avanti solo a spaghetti. I fratelli Barilla svelano nel nuovo libro di Academia Barilla, dall’inequivocabile titolo “I love pasta”, le loro preferenze. E lo fanno assieme al resto dei loro compatrioti dei quali, tra le pagine, si scoprono i gusti in fatto  di primi.

La top ten è aperta dagli spaghetti ( consumati dal 14,4% della popolazione, senza eccezione alcuna tra Nord e Sud), formato duttile il cui nome deriva da ‘piccolo spago’.

Al secondo posto si piazzano le penne rigate: diffuse anch’esse in tutta Italia e scelte dall’8,5% degli italiani, le penne mutuano il loro nome, si legge in “I love pasta” dalla penna d’oca un tempo utilizzata per scrivere e tagliata di sbieco per avere un tratto più sottile.

Terzi in classifica sono i fusilli, che si chiamano così per il ‘fuso’, un strumento di legno per la filatura a mano su cui si avvolgevano gli spaghetti per ottenere un filo di pasta serpentino. Attualmente preferiti dal 7% della popolazione, sono stati per lungo tempo uno dei formati di pasta maggiormente diffusi al Sud.

Al quarto posto ancora una pasta di derivazione meridionale: i tortiglioni. Amatissimi in Campania hanno poi risalito tutto lo stivale per diventare oggi parte integrante delle ricette di ogni regione (scelti dal 5,6% degli italiani). Il loro nome deriva dal latino torquere (torcere), divenuto nei secoli  tortillare e quindi tortiglione.

La quinta posizione se la conquistano le mezze penne, parenti strette delle penne, dalle quali si differenziano per essere più corte (circa la metà). Ad indicarle come il formato preferito è stato il 5,3% degli italiani

Si piazzano sesti in classifica gli spaghettini, variante degli spaghetti, ma con un diametro  più sottile, scelti dal 5% della popolazione.

Diffusissime in Liguria, dove sembra venissero usate già nel XIII secolo, sono le bavette: la pasta perfetta per il pesto. Presenti al settimo posto della classifica, le bavette sono il formato preferito del 3,7% degli italiani, non solo liguri.

Apprezzatissime dal 2,7% della popolazione le pennette rigate, stessa famiglia di penne e mezze penne, si distinguono per uno spessore più sottile.

None in classifica le farfalle (2,6%) chiamate spesso con nomi che variano da zona a zona: stricchetti, dal verbo stringere; galani, dal farfallino dello smoking; nocche dal modo di dire abruzzese e pugliese usato per indicare un nastro annodato.

All’ultimo posto, amati dal 2% della popolazione, sono i rigatoni, chiamati così per via della rigatura che presentano in superficie e ottenuta dalla trafilatura in bronzo che dona loro, oltre alla celebre forma, la caratteristica di trattenere perfettamente il sugo.

Nel libro “I love pasta”, oltre alla top ten delle preferenze, sono spiegate anche le ricette che meglio esaltano i sapori di ogni formato; perché non che uno spaghetto al pesto non sia buono, ma le bavette sono meglio.

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