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Lo Spritz perfetto ora ha anche il suo signature glass

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Design

Lo Spritz perfetto ora ha anche il suo signature glass

È firmato Luca Trazzi il primo signature glass di Aperol Spritz. Il designer, veronese di nascita ma laureato a Venezia, ha infatti tracciato le linee di quella che il brand vuole affermare come nuova icona per l’aperitivo più arancio d’Italia, probabilmente il più diffuso e comunemente bevuto. Il concept alla base della creazione del nuovo calice viene direttamente da Aperol: capovolgendo l’iconica bottiglia e stilizzando la caratteristica curva della base del collo, è stato definito un bicchiere dalle linee sinuose, slanciate e originali.

Un calice che rafforza il brand

Il calice esprime dunque la storia e la tradizione grazie a un elemento stilistico che, dal 1919, è rimasto invariato nel tempo. Il designer ha voluto trasferire nel bicchiere una connotazione di familiarità, disegnando un oggetto innovativo ma al tempo stesso riconoscibile dai consumatori. “Ho disegnato questo calice pensando a un oggetto non minimalista, ma solido e funzionale, in grado di distinguersi dalla classica cristalleria – rimarca Trazzi -. Il color arancio dell’Aperol Spritz viene esaltato grazie alle linee morbide e rotonde. E in fondo, vista la forma che ho scelto, è come se il drink uscisse e tornasse dalla bottiglia Aperol”.

“Abbiamo voluto superare l’uso generico dei calici da vino, per appropriarci di una icona che possa diventare parte della comunicazione del brand – spiega il brand manager Andrea Neri -. Gli spazi di movimento erano stretti, perché serviva un calice con uno stelo. Ed è un omaggio al Veneto, dove Aperol è nata 100 anni fa e da dove ha preso il via questo modo di bere che sta conquistando il mondo”.

Le origini di Aperol Spritz 

I soldati austriaci, durante il periodo della dominazione Asburgica, si conformarono presto all’abitudine veneta di bere vino in osteria, ma, non abituati alla alta gradazione dei vini nostrani, erano soliti chiedere agli osti di spruzzare (in tedesco “Spritzen”) un po’ d’acqua nel vino. Come cocktail, lo Spritz nasce negli anni Venti del ‘900 tra Padova e Venezia, quando si pensò di unire a tale usanza l’Aperol (presentato alla Fiera di Padova nel 1919).

Ecco la ricetta per gustare un Aperol Spritz: riempire di ghiaccio un calice grande o un bicchiere balloon e versare 3 parti di Prosecco Doc, 2 parti di Aperol, con un movimento circolare per evitare che si depositi sul fondo, e 1 parte di soda. L’aggiunta di mezza fettina di arancia è il tocco finale.

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