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Matrimonio tra bollicine: la famiglia Lunelli (spumanti Ferrari)…

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Vino

Matrimonio tra bollicine: la famiglia Lunelli (spumanti Ferrari) entra con il 50% nel marchio Bisol, leader del Prosecco

Nuovo importante investimento della famiglia Lunelli, proprietaria dello storico marchio trentino Ferrari dopo il recente ingresso nella holding di Eataly. È la notizia clou di cui tutti parlano nel giorno di pre-apertura del Vinitaly: i Lunelli hanno acquisito il 50% di Bisol, storica cantina di Valdobbiadene leader nella produzione di Prosecco Superiore. L’ingresso nell’azienda veneta è avvenuto grazie a un aumento di capitale e non ne è stata resa nota l’entità. “È un’operazione molto articolata”, spiegano Matteo Lunelli e Gianluca Bisol. I vigneti rimangono in capo alla famiglia Bisol e l’azienda proseguirà nel segno della continuità: Gianluca Bisol mantiene infatti le cariche attuali di presidente e direttore generale. “Vogliamo rispettare e mantenere forte l’identità dell’azienda – spiega Matteo Lunelli che assume la carica di vicepresidente – l’acquisizione del 50% tramite aumento di capitale è figlia di un rapporto di stima reciproca e consentirà di realizzare piani di crescita ambiziosi”. Le sinergie potranno essere molteplici ma senza fretta, la cosa principale – sottolineano i due giovani imprenditori – è la condivisione dei valori.

Un’operazione win-win

“Sarà una formula vincente per entrambi”, spiega Bisol, snocciolando i numeri del Prosecco che a livello complessivo ha ormai superato i 300 milioni di bottiglie prodotte e continua a macinare record. Anche lo scorso anno è stato chiuso con un +20% a coronare un intero ventennio di crescita continua. Bisol, marchio di di riferimento per il Prosecco Superiore ha un fatturato che sfiora i 18 milioni (+15%) con il 73% della produzione destinato all’export. Il gruppo Lunelli ha un consolidato intorno ai 65 milioni (51 milioni derivanti da Cantine Ferrari storico produttore del metodo classico trentino) che grazie alla nuova acquisizione arriverà a toccare gli 80 milioni.

“Con questa operazione – sottolinea Lunelli – potremo raccontare al mercato la diversità delle bollicine italiane, Ferrari ha la più lunga tradizione nel metodo classico e Bisol rappresenta una storica eccellenza del territorio. Dobbiamo fare capire all’estero la ricchezza di questa diversità”.

L’afflusso di capitali consentirà all’azienda veneta importanti investimenti, primo tra tutti quello sulla nuova cantina. “E saranno determinanti le sinergie sui mercati esteri – rileva Bisol – metodo classico e Prosecco hanno due mercati complementari, possiamo continuare a crescere insieme”. Matteo Lunelli non ha dubbi. “Siamo il gruppo di riferimento delle bollicine italiane, abbiamo l’ambizione di creare un gruppo dell’eccellenza del bere made in Italy – afferma – con Bisol abbiamo affinità e amicizia, il padre di Gianluca e mio zio Gino si incontravano sempre all’Istituto dello Spumante classico. E poi siamo entrambe aziende di famiglia con lunga tradizione e condividiamo alcune strategie di fondo, come l’attenzione sempre maggiore per la sostenibilità: in questi giorni a Vinitaly Bisol presenterà un nuovo vino senza solfiti aggiunti. Proseguiremo su questa strada, anche e sempre di più nelle lavorazioni in vigneto”.

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