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Parigi, la libreria Shakespeare & Co diventa anche caffè bio

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Parigi, la libreria Shakespeare & Co diventa anche caffè bio

La libreria più famosa di Parigi diventerà anche un caffè letterario con piatti ispirati agli scrittori celebri che ne hanno fatto la storia. Shakespeare and Company, il bookstore situato fin dal 1951 in un piccolo edificio del quartiere Notre-Dame sulla rive gauche, è da sempre non solo un riferimento per la letteratura, ma una vera e propria meta obbligata per i numerosi anglofoni.

La libreria fondata nel 1922

Da quando è sbarcato in Francia nel 1950, l’americano George Whitman ha voluto raccogliere l’eredità della vecchia libreria, aperta da Sylvia Beach nel 1922 e chiusa durante l’occupazione nazista, che aveva accolto tra le sue mura Hemingway e gli scrittori e artisti della ‘Generazione Perduta’ come T.S. Eliot, Ezra Pound, F. Scott Fitzgerald, Gertrude Stein e Man Ray. Whitman decise così di occupare un piccolo locale di una ex drogheria per farne nuovamente il ricovero di tutti gli intellettuali anglosassoni di Parigi. Tra gli habitué Anaïs Nin, Henry Miller, Allen Ginsberg, William S. Burroughs ne fecero il loro ritrovo, così come gli artisti della ‘Beat Generation’ che potevano usufruire di un letto per dormire in cambio di aiuto in negozio. Ma mancava un caffè letterario, in vero stile parigino. Idea accarezzata da Whitman fin dal 1969. Secondo David Delannet, attuale co-manager del negozio e genero del fondatore, Whitman aveva bussato alla porta dei proprietari di un edificio adiacente almeno una volta al mese a partire dagli anni ’60, chiedendo se poteva utilizzare lo spazio per aprire il caffè. Anche se Whitman morì nel 2011, sua figlia, Sylvia, ha continuato la tradizione mensile di corteggiare i vicini. Dopo due generazioni di negoziazione, il caffè finalmente ha aperto pochi giorni fa.

Nonostante le dimensioni ridotte, il bar ha un’atmosfera più leggera e più moderna rispetto al bookshop angusto della porta accanto. Eppure della libreria ne condivide il fascino eccentrico: i piatti hanno nomi come il “The Flapjack Kerouac” o “The Bun Also Rises” e una versione del Proust Questionnaire caratterizza i vassoi. Un mix di romanzi di seconda mano, libri di cucina e classici occupano due pareti e sono disponibili per essere acquistati. Dalla primavera 2016, il caffè venderà anche cestini da picnic per mangiare lungo la Senna, che comprenderanno vino, formaggio e un breve racconto. Il caffè sarà aperto dalle 9 del mattino alle 9 di sera.

Cibo vegetariano e succhi bio

E’ nella lunga tradizione della libreria Shakespeare and Company attrarre influenti espatriati americani che vivono a Parigi: il Bookstore Café sarà infatti gestito da Marc Grossman, nativo di New York che ha introdotto i parigini ai benefici di succhi di frutta e frullati. Il café è stato infatti creato in tandem con la società di catering di Grossman, la Bob Bake Shop. Grossman è una garanzia di successo da entrambe le parti dell’Oceano: i suoi succhi di frutta biologici attirano lunghe code di salutisti parigini, stylist, artisti e hipster che vogliono gustare cibo vegetariano, spremute fresche e menù senza glutine. Il Shakespeare and Company Café sposa così un ethos salutista e propone un menù in gran parte vegetariano, con frullati proteici vegani, crumble senza glutine, ciambelle e zuppe. Il tè del pomeriggio sarà servito con tramezzini, focaccine, frittelle alla crema, tutte con pasta madre. Caratteristici saranno appunto gli “Hot Puns” che, chiarisce Grossman, saranno “piatti del giorno all’incrocio tra letteratura e gastronomia, tra cui ricette prese da libri di cucina e ricette letterarie”. Il caffè fornirà anche nuovi modi per interagire con gli scrittori: oltre alle tradizionali letture serali alla libreria, il bar ospiterà i ‘Caffè con lo scrittore’, ovvero sessioni mattutine “per pompare gli autori con caffeina e zucchero e farli parlare”, secondo Sylvia Whitman. Come la libreria, il bar proseguirà anche gli eventi di cucina e le degustazioni di birra artigianale.

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