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Per Ferragosto pranzi e merende si programmano online: ecco dove

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Per Ferragosto pranzi e merende si programmano online: ecco dove

In questa estate 3.0, località, itinerari e compagni di viaggio si scelgono in rete. E’ tutto sul web o nelle App, comprese cene, pranzi e aperitivi. E’ il social travelling che incontra il social eating.

Yamgu&Gnammo

Turisti esperienziali e viaggiatori ispirati si fanno guidare da Yamgu, nuova piattaforma dedicata ai viaggi (realizzata nell’incubatore del Politecnico di Torino), che integra Gnammo, il portale italiano per la ristorazione fatta in casa: i 4.454 home restaurant che pubblicano online i propri eventi assicurano a chi è in vacanza un’autentica “local experience”. Spesso memorabile.

A Parma il Festival della cucina domestica

Il fenomeno, seppur in attesa di regolamentazione, lievita: il social eating in Italia vale più di 7 milioni di euro e incentiva il consumo dei prodotti tipici, il cui fatturato secondo Coldiretti ha raggiunto lo scorso anno i 20 miliardi di euro. Lo praticano in 7mila e sono soprattutto donne (56%). Da due anni a Parma, nominata dall’Unesco Città creativa per la gastronomia, si celebra il festival della cucina domestica, inusuale e del social eating. Il prossimo è in ottobre: in programma cene in case, ville e giardini privati.

Triacase, nel borgo cucinano le mamme

A Tricase, in Puglia, Le mamme del borgo dei pescatori sfornano per strada specialità salentine, deliziando turisti e villeggianti con orecchiette, minchiareddi, sardine fritte, cozze pepate e parmigiana in versione street food. Un’idea semplice, balenata nella mente di Eleonora Bianchi e condivisa da Agnese Dell’Abate, Giuseppe Ferrarese e Mattia Sansò, che ha entusiasmato molte tricasine: aumentare le dosi in cucina e creare un ristorante, casalingo e diffuso, con i piatti della tradizione. Pesce locale, verdure a km0, grano senatore cappelli e nulla più. L’idea è diventata una startup: lo scorso anno ha partecipato al bando del progetto Fooding e Medab (incubatore per la creazione d’impresa) l’ha supportata. Intorno all’iniziativa è nata una comunità che ha attirato foodie in vacanza sulla costa tra Otranto e Santa Maria di Leuca, risollevando le sorti dell’antico feudo delle serre salentine. Per partecipare si acquista il biglietto nei locali del porto o si prenota su Gnammo.

Le Cesarine e le altre

“Abbiamo esportato il nostro format anche a Motta Camastra, in provincia di Messina, dove altre “mamme del borgo” si sono riunite per preparare specialità mutticiane”, spiega Eleonora. E aggiunge: “Sarebbe bello che tanti borghi sconosciuti promuovessero il proprio territorio facendo leva sulle donne e sui loro saperi. Noi lavoriamo per questo”. Il progetto ricalca l’esperienza delle Cesarine: in 500 (compreso qualche uomo) propongono, in 150 città italiane, i piatti tipici delle tradizioni. Vero homefood con il patrocinio del ministero per le Politiche agricole.

Nughedu Welcome, la cucina racconta il territorio

In provincia di Oristano, a Nughedu Santa Vittoria, un piccolo comune a rischio di spopolamento, il 19 agosto si festeggia il primo Social eating day: tutto il borgo ai fornelli per la maxi cena firmata dallo chef stellato Roberto Petza. Un’iniziativa che rientra nel progetto di ristorazione diffusa Nughedu Welcome (coinvolti 7 cuochi e un oste), per guidare i visitatori alla scoperta dei luoghi attraverso la degustazione di prodotti tipici: la pecora allevata nel Barigadu, la frutta e la verdura coltivata degli orti, il pane cotto nei forni del paese.

Mondello, divagazioni in padella di Maria Tronca

A Firenze lo chef riceve in casa: Gaetano Campolo apre ai turisti la sua dimora d’epoca in Borgo Pinti ( 4 suite del ‘700). Nel suo home restaurant stupisce gli ospiti rivisitando la cucina del territorio: fa furore il suo risotto al lampredotto. Le antiche ricette di Nonna Leo a Genova ispirano la cucina dei nipoti Fabrizio, Arianna e Sonia. Raccolte in un quaderno del 1901, vengono proposte quotidianamente ai turisti: “Quest’anno è boom di russi e turchi che apprezzano molto il nostro pesto, le cozze e le acciughe ripiene”. Sulla spiaggia di Mondello, in Sicilia, l’appuntamento è nella villa della “cuciniera narrante” Maria Tronca che prepara cene “ammucciate” e aperitivi mediterranei con divagazioni etniche. Sul suo profilo Facebook dispensa segreti e ricette.

Ferragosto, merende antiche e cene in terrazza su Gnammo

A Cantalupa, in provincia di Torino, Gnammo propone a Ferragosto la merenda sinòira di Alessandro: menù povero che in origine si consumava al ritorno dai campi, facendo tappa nelle case del borgo. Zucchine in carpione, frittate alle erbe e cipolla, torta di ceci, fiori di zucca fritti, uova ripiene, peperoni e tonno, salame e formaggio fresco con salsa verde.

Cena in terrazza nella baia delle Favole, a Sestri Levante, con focaccia ligure, acciughe fritte, olive taggiasche, impepata di cozze e pollo all’orientale (27 euro). Chi si trova ad Agrigento, lunedì 15, può intraprendere un viaggio sentimentale nei luoghi dell’isola in 10 portate, dalla caponata alla granita di limone con brioche (30 euro).

L’anima social della Calabria

Anche la Calabria scopre la sua anima social: a Montalto, in provincia di Cosenza, Roberta Caruso, esperta in filosofia dell’abitare, ha coinvolto la famiglia, trasformando la sua casa in una residenza condivisa. Così è nata Home for creativity, primo cohousing calabrese. Artisti, nomadi digitali e turisti “ispirati” si avvicendano nelle stanze del vecchio casale. Il padre gestisce la cucina: nell’home restaurant di Roberto, ingegnere ai fornelli, si comincia dall’orto, poi si decide il menù e si passa alla preparazione. Se c’è tempo si improvvisa una lezione di cucina. Il risultato? Ricotta di bufala silana con nduja di Spilinga e fichi, “zinzuli” di manzo podolico con peperoni e patate, parmigiana tradizionale e cremolata di fragoline e melangolo, guardando dall’alto la valle del Crati. Ospiti (da tutto il mondo) in estasi, tam tam su Facebook.

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