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Produttori di vino, bar e ristoranti: progetto pilota per #Beremeglio

#Beremeglio si può. Federvini e la Federazione dei pubblici esercizi hanno presentano un progetto per promuovere consumi responsabili e di qualità in ristoranti e bar e luoghi d’intrattenimento: l’esperimento #Beremeglio parte da Padova e in programma ci sono venti corsi che coinvolgeranno 600 addetti di esercizi pubblici. Alla fine della fase sperimentale di sei mesi il progetto verrà presentato al ministero della Salute con l’obiettivo di essere rilanciato su scala nazionale.

«I consumi di bevande alcoliche in Italia risultano in contrazione da 20 anni, e secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il consumo pro-capite di 6-10 litri l’anno è tra i più bassi dell’Unione europea – dichiara Sandro Boscaini, presidente di Federvini -. Il consumatore italiano si è distinto per un bere moderato, orientato alla qualità del prodotto. Possiamo quindi affermare che la qualità del bere italiano si esplica sia nei nostri prodotti di eccellenza che nelle modalità di consumo, all’insegna della convivialità e della moderazione proprie dello stile mediterraneo che ci contraddistingue. Non dobbiamo comunque dimenticare l’importanza di una cultura di responsabilità con particolare riferimento ai giovani, una delle categorie più sensibili al consumo delle bevande alcoliche fuori casa. Ed è proprio con queste premesse che nasce il progetto #Beremeglio per supportare i gestori di bar, locali e ristoranti nel rapportarsi in modo corretto nei confronti di queste tipologie di clienti, puntando su un’offerta di qualità. Bere meglio infatti significa puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità del bere».

Il ruolo dei gestori

«Dodici milioni di italiani pranzano abitualmente fuoricasa – sottolinea il presidente di Fipe Enrico Lino Stoppani –  mentre un italiano su due è solito frequentare bar e ristoranti, per un mercato dal valore di 76 miliardi di euro, al terzo posto in Europa. A questi numeri vanno aggiunti altri dati importanti, come evidenziato dall’Istat: il 63% della popolazione al di sopra degli 11 anni almeno una volta nel corso del 2014 ha consumato sostanze alcoliche, percentuale che si attesta sul 43,4% a 16 anni di età e al 62,5% nella fascia 18-19. Tenendo conto del fatto che la maggior parte dei consumi di bevande alcoliche avviene fuoricasa diventa fondamentale creare una cultura improntata sempre più alla “civiltà del bere”, cultura che non può che partire dai gestori».

Perché proprio a Padova la fase pilota di #Beremeglio? Perché a Padova, secondo gli ultimi dati Istat, il consumo di bevande alcoliche si attesta complessivamente al 78,3%. In particolare nella città veneta poco più di 380mila residenti maggiorenni a Padova e provincia consumano un aperitivo fuori casa, più o meno abitualmente nel corso dell’anno; al 16,7% (130.600 persone) capita almeno una o due volte a settimana, mentre ad altre 15mila tutti i giorni. Guardando infine ai consumi serali, i consumer maggiorenni in città sono 310mila, il 39,7%.

La fase pilota

Il progetto pilota, della durata di sei mesi a partire da dicembre 2015, sarà articolato in un programma di 20 corsi rivolti a 600 esercenti, organizzati con lo scopo di promuovere un nuovo concetto di qualità, non solo delle bevande alcoliche offerte al consumo quanto delle caratteristiche e modalità del servizio di somministrazione. Un percorso articolato in diversi punti che riguardano in particolare l’approfondita conoscenza delle bevande alcoliche offerte ai clienti, delle loro caratteristiche, nonché di tutte le regole di riferimento; la consapevolezza degli effetti dell’alcol e dei vari stadi di ebbrezza per capire fin da subito le condizioni di un cliente potenzialmente problematico; la gestione di situazioni “a rischio”; consigli utili per rendere il proprio locale più confortevole e atto ad accogliere un’offerta di prodotti improntata alla qualità, della merce e del servizio; piccoli accorgimenti per accompagnare la clientela alla fine della serata in prossimità dell’orario di chiusura evitando possibili incidenti di percorso.

Al termine del progetto pilota, l’obiettivo di Fipe e Federvini è di ampliare #Beremeglio su scala nazionale con l’avallo delle principali istituzioni nazionali

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