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Prosecco, 356 milioni di bottiglie e una "antenna" in Cina

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Vino

Prosecco, 356 milioni di bottiglie e una "antenna" in Cina

Tentazione Cina per i prosecchisti. Il Consorzio Prosecco Doc ha inaugurato la Casa del Prosecco nel quarto mercato mondiale di consumo di vino, la Cina, dove i produttori italiani hanno finora conosciuto solo delusioni cocenti mentre francesi, australiani e persino cileni hanno performato alla grande. Nel 2015 abbiamo esportato in Cina vino per 90 milioni contro gli 814 della Francia.

Il primo ufficio di rappresentanza in Cina del Consorzio Prosecco Doc è nella antica capitale cinese Xi’an: è la più sviluppata città nel centro nord occidentale. Con 8,5 milioni di abitanti, si colloca in un’area prevalentemente rurale di oltre 200 milioni di residenti.

Cabina di regia

Obiettivo ufficiale del progetto  Prosecco in Cina è promuovere “sul campo”  il Prosecco Doc garantendo ad operatori e consumatori informazioni in lingua cinese. Secondo il presidente del Consorzio Stefano Zanette “tutti lamentano il fatto che il vino italiano ha una scarsa penetrazione nel mercato cinese rispetto ai competitor d’oltralpe, noi siamo orgogliosi di poter inaugurare oggi – a poco più di 6 anni dalla nascita del nostro Consorzio – la prima antenna operativa sui territori esteri.  Non a caso abbiamo scelto proprio la Cina, nella convinzione che possa riservare molte soddisfazioni ai nostri produttori. Speriamo che altri seguano il nostro esempio”.

Ma già qualcosa si muove: il 2 aprile aprirà a Shanghai l’Accademia del vino italiano, patrocinata da Ismea e dalla società Business strategies. “Attualmente – spiega il direttore del Consorzio Luca Giavi – i nostri primi tre mercati sono Regno Unito (33,6%), Stati Uniti (18,0%) e Germania (17,1%) che da soli si assicurano circa il 70 % dell’intera quota export.  Il mercato cinese attualmente rappresenta solo l’1% del nostro export  e contiamo che la quota triplichi nel corso del triennio anche grazie a questa iniziativa”.

Serve più produzione

Nei primi 11 mesi del 2015 l’export di Prosecco è stato di 1,8 milioni di ettolitri, circa il 18% in più. Secondo le stime, sono state imbottigliate 356 milioni di bottiglie di Prosecco, +15%. Il 72% all’export. I produttori alla fine ce l’hanno fatta, ma c’è stato un momento in cui non si era convinti di poter interamente soddisfare la domanda dopo una vendemmia 2014 non abbondante.

Giusto diversificare i mercati, ma se il Prosecco riscuotesse in Cina lo stesso successo dei primi tre mercati si manifesterebbe una grave carenza di disponibilità del prodotto. Quindi avanti, piano.

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