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Ruinart nel bicchiere dei grandi collezionisti d'arte contemporanea

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Vino

Ruinart nel bicchiere dei grandi collezionisti d'arte contemporanea

Ruinart inaugura un ciclo di “rendez-vous” per promuovere l’arte contemporanea. Cene private dove degustare le cuvée della più antica maison di champagne (fondata nel 1729) in abbinamento a creazioni culinarie per rendere omaggio ai più importanti appuntamenti italiani dedicati, appunto, all’arte contemporanea. “Un passo naturale – spiega Riccardo Caliceti, senior brand manager di Ruinart – visto che la maison contiene già il concetto di arte nel nome stesso”.

Un legame con l’arte lungo tre lustri

Da tre lustri, infatti, Ruinart ha deciso di sostenere l’arte contemporanea scegliendo ogni anno un testimonial a cui commissionare un’opera che racconti della maison. Per il 2016, per esempio, è stata messa in auge la fotografia di Erwin Olaf che ha deciso di ritrarre le celebri Crayères, antiche cave di gesso e cantine della maison Ruinart, patrimonio mondiale Unesco dal 2015.
Ma le prime collaborazioni artistiche iniziarono già nel 1896, quando Ruinart invitò il giovane artista Alfons Mucha a creare un manifesto pubblicitario: fu la prima di una lunga serie di impegni verso le arti che oggi vedono la maison prendere parte a oltre 30 manifestazioni e fiere di settore ogni anno in tutto il mondo, tra cui miart (Milano), Art Bruxelles (Bruxelles), Kyotography (Kyoto), Gallery Weekend (Berlino), Art Basel (Basilea), Masterpiece (Londra), Paris Photo (Parigi), Miami Art Basel (Miami).

In particolare, coinvolgendo gli artisti a fornire la loro visione di Ruinart. Negli anni. così, la collezione di opere dedicate è talmente cresciuta che presto un'ala della maison sarà trasformata in museo per poterle esporre quando non impegnate in mostre e fiere. “La sede di Ruinart – aggiunge Caliceti – accoglie ogni anno circa 10mila visitatori, non solo appassionati di champagne, e sarebbe un piacere poter mostrare anche il proprio patrimonio artistico e il legame con il mondo dell'arte”.

Rendez-vous con i collezionisti

Il primo dei “Ruinart Rendez-Vous” si è tenuto a Milano durante il miart, nella sala dove Ruinart ha esposto le opere di Olaf. Poi è stata la volta di Brescia, in attesa dell’installazione “The Folating Piers” di Christo prevista a giugno sul lago d’Iseo. Umberta Gnutti Beretta e Ruinart hanno ospitato una cena riservata a curatori, galleristi, imprenditori e appassionati d’arte nella dimora privata della famiglia Gnutti, dopo la visita alla mostra “Water Projects” curata da Germano Celant e dedicata a Christo al Museo Santa Giulia di Brescia.
“Ritengo che questi incontri a porte chiuse – afferma Caliceti –, che si affiancano alle classiche partecipazioni a fiere e mostre, siano un modo importante e nuovo per promuovere l’arte e il nostro marchio presso gli appassionati: l’ambiente conviviale e informale favorisce la nascita di nuove collaborazioni. Vogliamo così replicare altri rendez-vous in case private dove siano presenti rilevanti collezioni e diventare partner dei collezionisti privati”. Prossimi appuntamenti dei rendez-vous saranno a Milano, poi a Venezia e Roma nel 2017, dove già è stato contattato un celebre artista, il cui nome non è ancora stato svelato.
“Ideale – conclude Caliceti – sarebbe trovare anche una collocazione delle opere all’interno di luxury hotel o altri luoghi per rendere le opere fruibili a un pubblico più vasto”.

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