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Spaghetti, tagliatelle, ravioli: la macchina per la pasta che ha…

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Spaghetti, tagliatelle, ravioli: la macchina per la pasta che ha conquistato Google

Secca, fresca, ripiena, corta, lunga, minuta, a sezione tonda, quadrata, in nidi o matasse, la pasta è un’icona tutta italiana, la regina della dieta mediterranea. Ne mangiamo 28 kg all’anno. A testa, in media,  76 grammi al giorno. Quattro volte, si sa,  più dei tedeschi e dei francesi. Expo la celebra il prossimo 25 ottobre, con una giornata patrocinata dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco, sempre più attenta al patrimonio enogastronomico mondiale. Nei due giorni successivi, il World pasta congress, con il contributo di Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo Barilla,  e  Riccardo Felicetti, presidente dell’International Pasta Organisation.

Gael Garcia Bernal circondato da pasta nel film Letters to Juliet

Pasta fresca all’Urban center di Milano

Quasi contemporaneamente (il 27 ottobre), all’Urban center della Galleria Vittorio Emanuele di Milano, spaghetti, linguine, penne, trofie, tortellini, conchiglie, farfalle saranno protagonisti di showcooking e dibattiti  sulla pasta e le sue infinite variazioni: comunque “bella, buona e italiana”. Un incontro gastronomico che ruoterà intono all’Italia Mini,  gioiello tecnologico del Gruppo Dominioni che rilegge la tradizione e trasforma spianatoie e mattarelli  in una supermacchina capace di esprimere in cucina  tutto il sapore e lo stile italiano.

Italia Mini,  a vista nel business-center di Google a New York

Italia Mini miscela gli ingredienti, li lavora e dà forma  in automatico a paste lunghe, corte, ripiene. Anche agli gnocchi rigati: arriva a produrne 12 kg l’ora. Realizza in tutto 400 formati diversi, compresi quelli gluten free. Creato e brevettato per la ristorazione, per gli alberghi, bar e società di catering  che acquistano in genere la pasta da fornitori esterni, il macchinario è un’eccellenza del made in Italy anche  in America: è rientrato nella Top Ten del Design Award Food di New York. Ora  sta  conquistando player internazionali, da Sky (sarà protagonista in tivù del nuovo programma dello chef Alessandro Borghese) ad Autogrill (è a vista all’interno del Bistrot Milano Centrale), a Redbull e Eataly,  fino al recente debutto nel business-center di Google a New York, dove delizia, durante la pausa pranzo, i   dipendenti del colosso della web research.

Dominioni Group, attrezzature per la cucina globale

L’azienda che la produce è una storica fabbrica comasca, specializzata in tecnologie alimentari, nata a Lurate Caccivio negli anni ’60, quando il settore della pasta fresca era espressione delle più diverse  tradizioni gastronomiche. Allora si rivolgeva  a negozi specializzati nella vendita dettaglio, a laboratori artigianali, a piccole aziende a conduzione familiare. Ma con un occhio sempre attento al mercato, prima Pietro, poi il figlio Fabrizio Dominioni,  hanno saputo ampliare la gamma dei prodotti, tenendo il passo dell’innovazione. Così sono nate le  linee automatiche per la pasta fresca pastorizzata e confezionata, per la produzione di quella secca,  per lasagne, cannelloni e piatti pronti, prodotti tipici regionali e della cucina internazionale: dai pelmeni russi, ai vareniki, i ravioli ucraini,  fino alle empanadas latino americane. E sono sorti  stabilimenti all’estero e 250 clienti da tutti i continenti. Molti i ristoratori che hanno raddoppiato il consumo di pasta fresca.

Un designer per curare l’estetica

Progettata da Fabrizio Dominioni, Italia Mini  ingombra poco e produce rapidamente grazie a  speciali accessori a innesto. Il design della macchina è di un architetto  del Politecnico di Milano, Paolo Albano (suo il progetto dell’ Oratorio del terzo millennio, commissionato dalla Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi), che ha dato un’impronta decisamente italiana al prodotto: «Italia Mini è nata dopo anni di studio – spiega  Albano –  per valorizzare la pasta fresca e la sua filiera  davanti al consumatore, con il contributo del design italiano». Rossa, nera, blu, avorio e acciaio metallizzato, anche brandizzata come l’ha richiesta Google, sarà in mostra negli showroom di Costa Group, azienda specializzata nella progettazione e nell’allestimento di ristoranti, bar e locali pubblici e consigliata dal Molino Agugiaro di Curtarolo, in provincia di Padova, che organizza laboratori dedicati. Tutto pronto per il consolidamento negli Stati Uniti, in Canada e negli Emirati Arabi dove la pasta fresca italiana fa furore.

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