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Un marchio unico per l'agroalimentare italiano? Il ministro Martina domani al Sole spiega le ipotesi allo studio

  • –di food24

L’industria agroalimentare è il secondo comparto dell’economia italiana, dopo la metalmeccanica. Un’industria riconosciuta come l’ambasciatrice del made in Italy nel mondo, che ha finora saputo fronteggiare la crisi megli di altri settori. E che vale oltre 30 miliardi di export.
Ma tutto questo non significa che non siano necessarie anche in questo campo strategie più efficaci e innovative. A fare il punto sulle azioni per il rilancio e la crescita di questo pilastro dell’economia è la seconda edizione del “Forum Food & Made in Italy”, che il Sole 24 Ore organizza domani 6 novembre presso la sede milanese di via Monte Rosa 91.
Il Forum porrà particolare attenzione agli investimenti e ai modelli di sviluppo, al ruolo che potrà essere svolto da Expo2015 per la sostenibilità del sistema alimentare globale, agli accordi di filiera, ai temi della qualità e tracciabilità.

Più risorse all’agroindustria e un marchio unico

I lavori della mattina si apriranno con l’intervento di Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, che illustrerà le nuove risorse rese disponibili dal Governo a favore del comparto e dei giovani imprenditori agricoli e parlerà del marchio del Made in Italy agroalimentare in via di definizione.

Del percorso verso la realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agricole ed agroalimentari, rappresentativo della qualità e del patrimonio enogastronomico italiano, si proseguirà a parlare nel corso della tavola rotonda a cui prenderanno parte Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano, Paolo De Castro, presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo (in videocollegamento da Bruxelles), Filippo Ferrua Magliani, presidente di Federalimentare, Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti. Carlo Petrini, presidente di Slow Food, impossibilitato a partecipare, invierà un videomessaggio.

Come la finanza può aiutare il made in Italy alimentare

Nel corso della giornata di lavori verrà poi affrontato il tema dei possibili strumenti finanziari a supporto delle eccellenze del made in Italy alimentare (ne discuteranno Silvana Ballotta, ceo di Business Strategies, Nicola Farinetti, ad di Eataly, Valentina Scotti, marketing and commercial director Riso Scotti, Maurizio Tamagnini, ad di Fondo Strategico Italiano e Giuseppe Turri, Senior Advisor & Board member di Clessidra.

Certificazioni e sostenibilità

Altre tematiche di grande rilevanza per i consumatori e per le aziende sono la tracciabilità, certificazione, e sostenibilità del made in Italy alimentare, di cui si discuterà nel corso di unaa tavola rotonda a cui prenderanno parte Stefano Crea, di DNV GL, Marco De Matteis di De Matteis Agroalimentare, Achille Tonani del Rina e Ornella Venica di Venica & Venica.

La sostenibilità del sistema alimentare globale, tema centrale del prossimo Expo verrà affontata da Roberto Arditti (Expo2015), e Andrea Segrè, (Last Minute Market). In anteprima verranno presentati i risultati della ricerca “Waste Watcher-Knowledge for Expo: le abitudini alimentari delle famiglie italiane”.

Digitale e internazionalizzazione

Nel pomeriggio il Forum proseguirà con l’analisi dell’utilizzo delle tecnologie digitali al settore food (con Massimo Fubini di ContactLab e Fabrizio Renzi di IBM). Strumenti utili anche nel processo di internazionalizzazione del settore agroalimentare di cui si parlerà nel corso di una tavola rotonda introdotta dal vicepresidente per l’Europa di Confindustria Lisa Ferrarini, a cui parteciperannop Leo Bertozzi (AICIG), Duccio Campagnolidi (Bologna Fiere), Roberta Crivellaro (Studio Withers), Giovanni Mantovani (Veronafiere) ed Enrico Pazzali (Fiera Milano).

Turismo emozionale

A concludere il Forum sarà un’analisi sulle opportunità generate dall’incontro tra food, wine e turismo emozionale: a confrontarsi Enrico Chiavacci (Marchesi Antinori), Matteo Lunelli (Cantine Ferrari), Chiara Lungarotti (Gruppo Lungarotti), Umberto Montano (Mercato Centrale di Firenze) e Paola Pavan, Personal Wine Shopper.

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