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Un menù arancione per prevenire il cancro

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Un menù arancione per prevenire il cancro

Menù arancione. Contro cancro, cattiva alimentazione e life style fuori regola. L’Airc, Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, sbarca il 25 gennaio in 2mila piazze con la sua iniziativa di solidarietà “Arance per la salute”. Più di 20mila volontari distribuiranno 330mila reticelle da 2,5 chili di arance rosse, l’agrume eletto a modello di prevenzione per il suo carico naturale di antiossidanti e vitamina C. Alle confezioni sarà allegato lo speciale «Il cibo giusto per ogni età. Consigli per una sana alimentazione», pubblicato con la consulenza della biologa nutrizionista e ricercatrice dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano Anna Villarini. Il contributo minimo? Dai 9 euro in su, per il finanziamento delle attività di ricerca Airc.

La corretta alimentazione anti-tumore

Niente di nuovo: la dieta incide sulla salute. Secondo i dati Airc, il 70% dei tumori potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo con un’alimentazione equilibrata e l’adesione ai protocolli di screening e diagnosi precoce. La testimonianza scientifica arriva da studi di portata internazionale come Epic, European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition.  La ricerca, co-finanziata da Airc e Unione Europea, è stata avviata a inizio anni ’90 con il coinvolgimento di 500 persone e  10 paesi Ue. Ma in cosa consiste il nesso tra dieta fuori norma e rischi di tumore? Lo spiega Paolo Vineis, epidemiologo dell’Imperial College di Londra e dell’università di Torino. «Quello che salta subito all’occhio – spiega Vineis – è il collegamento tra cattiva alimentazione e sovrappeso». Ma c’è di più. Proprio sul fronte della lotta al cancro: «Si è scoperto – prosegue Vineis – che sia l’indice di massa corporea (il Bmi, che valuta il peso globale della persona in relazione all’altezza) sia il girovita, spia di ‘obesità centrale’ (detta anche viscerale o addominale) finora collegata principalmente al rischio cardiovascolare, determinano una riduzione dell’aspettativa di vita che passa anche attraverso un aumento dei casi di cancro».

Non solo cibo: il rischio legato all’alcol

La ricetta anti-tumorale? Dipende dai casi. L’Airc elenca le conseguenze di un’alimentazione sbagliata, con alcuni consigli di fondo. Ad esempio, tre quarti dei tumori di apparato gastrointestinale, esofago, stomaco e colon retto potrebbero essere prevenuti con un’alimentazione più adatta. Delicata anche la scelta sui liquidi: un consumo massiccio di etanolo, contenuto nelle bevande alcoliche, favorisce non “solo” l’esposizione del fegato elementi cancerogeni, ma lo sviluppo di tumori alla gola e alla bocca. La letteratura scientifica più recente ha rinforzato il collegamento tra cattive pratiche in cucina e rischi tumorali. A quanto è emerso l’alimentazione influisce sullo stato di infiammazione, che può predisporre a qualsiasi forma di cancro, e sull’equilibrio ormonale, elemento che favorisce od ostacola lo sviluppo dei tumori della prostata, del seno, dell’ovaio, della superficie interna dell’utero e dell’endometrio.

E a proposito di letteratura: l’Airc fa un salto nelle scuole italiane con «Cancro, io ti boccio!». Gli insegnanti proporranno lezioni e dialoghi sulle abitudini più salutari. Bambini e ragazzi, per un giorno, indosseranno la “divisa” dei volontari distribuendo le reticelle di arance rosse in 700 istituti.

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