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Una vita da celiaco: istruzioni per l’uso

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Una vita da celiaco: istruzioni per l’uso

Al Green Inc. di via Meravigli, a Milano, si può mangiare una delle più buone cheesecake di anacardi. Tre strati. Uno di cioccolato, uno al cocco, e uno di anacardi. Particolarità da dichiarare: è un prodotto per celiaci.

Ogni anno, in Italia, per l’Associazione Italiana Celiachia (AIC), vengono diagnosticati 10mila casi di questa disfunzione. Il nutrizionista Mattia Giannattasio, medico e studioso di allergie e intolleranze alimentari, nonché autore del libro “Allergie e intolleranze alimentari” (edito da Ecornaturasì, 10 euro) parla della celiachia come di un “disturbo non invalidante se viene curato con una dieta attenta. Sono da evitare il grano, l’orzo e la segale, perché contengono glutine. E’ una disfunzione che è sempre esistita ma che si sospetta stia aumentando di frequenza perché è cambiata la qualità del glutine e se ne consuma di più. Se non si cura può causare anche malattie gravi come quelle autoimmunitarie e i linfomi”.

Una vita normale

Il celiaco può condurre una vita normale soprattutto perché sempre più ristoranti, aziende e industrie alimentari si stanno adoperando per fornire la loro alternativa ad hoc. Tra Milano e Roma e in tutte le città italiane ci  sono ristoranti che offrono menu studiati. Non è una selezione completa, ma molti sono segnalati nel sito Ristoranti per celiaci. Oltre al citato Green Inc. a Milano per la pausa pranzo  (che non ha ancora la certificazione AIC), ce ne sono una ventina, tra cui il Panta Rei un po’ fuori dal centro di Milano, La Cantina piemontese, nel centro, in La rosa dei venti  in via Piero della Francesca, questi tutti certificati. A Roma indichiamo Il viaggio, in via Isonzo e l’Insomnia in via Portuense 467. A Torino c’è la Trattoria Raffaello nella bella zona di San Salvario, a Venezia c’è Al giardinetto da Severino, a Firenze in  pieno centro c’è Ciroandsons, a Napoli una buona pizza senza glutine la si mangia a La piazzetta (con affaccio sul mare) , a Palermo al Divini restaurant.

In città come Londra e New York c’è più offerta. Lo dimostra il sito Digitalcoeliac, che raccolto i Tweet che parlano di ristoranti per celiaci. Questo è il risultato: 1534 tweet da ottobre a gennaio.

Anche al supermercato

La scelta dei prodotti per il consumatore avviene però anche tra gli scaffali del supermercato:  a un costo maggiore di quelli col glutine. Il sistema sanitario nazionale italiano riconosce la celiachia come una malattia rara e copre fino a 140 euro di spese mensili per l’alimentazione dei malati riconosciuti.

Da “Le bontà di Edo” a Milano, un laboratorio e rivenditore di alimenti per celiaci, Edoardo Fasce offre prodotti dedicati. “I prodotti senza glutine sono considerati parafarmaci. I costi di produzione sono molto elevati perché utilizziamo macchinari specifici, e va prestata molta attenzione. Facciamo una ricerca costante. Per sostituire il grano di base scegliamo mais e riso, e poi aggiungiamo altre materie prime naturali: fibre e collanti”.

A livello industriale i costi variano. Il prezzo di un pacco di pasta in quattro formati (penne, fusilli, spaghetti e tortiglioni) varia dai 1,78 euro di Barilla di 400 grammi (un prezzo abbordabile, seppure il doppio della pasta normale, che viene circa 0,83 euro per 500 grammi) ai 5,90 euro per i paccheri del “La fabbrica della pasta senza glutine”, unico pastificio di Gragnano a occuparsi di pasta priva di glutine.

Il test del ministero

Il ministero della Salute ha pubblicato lo scorso 7 gennaio un questionario che rende note delle semplici accortezze da osservare nella realtà quotidiana. Per esempio, il celiaco può usare lo stesso forno per cuocere alimenti con o senza glutine, è sufficiente che il forno sia pulito. I celiaci non possono assolutamente assumere glutine, nemmeno in piccole quantità ma non è necessario utilizzare pentole e stoviglie appositamente dedicate a loro. La dieta senza glutine non deve essere integrata da vitamine. Ecco il test.

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=dossier&p=dadossier&id=22&tab=2#test

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