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Adottare un albero o scegliere l’erbicida in open data: viaggio tra…

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Adottare un albero o scegliere l’erbicida in open data: viaggio tra le startup del cibo

Sono Nestlè, Barilla, Granarolo, Carlsberg, De' Longhi Group ed Ecor NaturaSì i “big” coinvolti da H-Farm a supporto delle cinque startup selezionate in seno al Food Accelerator sviluppato in partnership con Cisco.
Le sei aziende leader nel settore food, insieme allo studio legale LCA, faranno da mentori alle realtà early-stage che sviluppano soluzioni innovative nell'ambito del food in un'ottica B2B e B2C. Le newco potranno fruire di supporto tecnologico e soluzioni innovative firmate Cisco, ma anche attività di mentorship e advisory mirate ad un percorso di crescita che porti evoluzioni nei processi aziendali di produzione, distribuzione o comunicazione.

“Oggi il 22% dei cibi certificati nel mondo proviene dall'Italia, arriviamo al 33% se consideriamo il comparto del vino”

Timothy O'Connell 

«Il comparto del Food in Italia riveste un ruolo fondamentale che affonda le radici nella storia – rimarca Timothy O'Connell, direttore programmi di accelerazione in H-Farm -. Portare innovazione in questo settore in crescita, in sinergia con Cisco, rappresenta per noi una sfida importante che siamo convinti di poter vincere grazie all'apporto di realtà industriali di altissimo livello, che saranno in grado di stimolare e far crescere i giovani startupper».
Candidature a quota 260 da 35 Paesi
Le startup introdotte nel secondo programma di accelerazione sono state selezionate tra 260 candidature pervenute da 35 Paesi nel mondo, la maggior parte dall'Europa, ma anche da Nigeria, Ghana, Kazakhstan, Emirati Arabi e Indonesia.
Agrando (Germania) è una piattaforma online che mette in contatto agricoltori e commercianti agricoli per sviluppare un più efficace match domanda-offerta.
Prospeh (Slovenia), con due soluzioni SaaS complementari, punta a trasformare la provenienza dei prodotti alimentari in uno strumento di marketing grazie ad un'app e ottimizzare il sistema di distribuzione alimentare sfruttando le capacità ancora inutilizzate di sistemi di trasporto e stoccaggio.

Biorfarm (Italia) vuole rivoluzionare la modalità di acquisto di prodotti biologici grazie ad una piattaforma che permette alle persone di entrare in contatto con i piccoli agricoltori e adottare alberi in un proprio frutteto virtuale, seguendone la crescita da remoto, interagendo con gli agricoltori reali, infine scegliere se ricevere direttamente a casa i prodotti biologici oppure raccoglierli di persona.
AgriOpenData (Italia), attraverso l'utilizzo di Open Data, fornisce un sistema di supporto decisionale per il settore agricolo circa i più diversi aspetti del business, in particolare il ricorso a trattamenti erbicidi e fertilizzanti.
Stopmycraving (Inghilterra) aiuta gli utenti a trovare alternative salutari basandosi su bisogni e diete specifiche, oltre a permette ai piccoli produttori bio un contatto diretto con il proprio target.
Parteciperà al programma anche un gruppo di giovani agricoltori sostenuto da Coldiretti con l'obiettivo di sviluppare soluzioni digitali per il mercato del melograno e per promuoverne i benefici nutritivi.

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