Food24

Poli Pauillac, la prima grappa con vinacce bordolesi firmate Rothschild

  • Abbonati
  • Accedi
Storie di eccellenza

Poli Pauillac, la prima grappa con vinacce bordolesi firmate Rothschild

Ci sono voluti 12 anni di ostinata determinazione, quella di un veneto che ha la grappa nel Dna, per smuovere l'inavvicinabile Barone Eric de Rothschild.
Sì, perché dal giugno 1995 Jacopo Poli si reca ogni due anni a Pauillac - piccolo paese nei pressi di Bordeaux, famoso per dare i natali ai migliori vini del terroir - per riuscire a convincere la maison produttrice del più rinomato Château Premier Grand Cru francese a cedergli le preziose vinacce di uve Cabernet Sauvigon, Merlot e Petit Verdot.
Nel 2007, finalmente, la costanza di Poli viene premiata e le porte del castello si aprono per lasciar uscire la pregiata vinaccia con destinazione la distilleria a Schiavon.
Un sogno lungo 21 anni
È il 24 ottobre di quello stesso anno e, per la prima volta nella storia della grappa, la migliore vinaccia di Francia viene distillata in Italia. La distillazione è artigianale in discontinuo (ossia a piccoli lotti), con un antico alambicco a vapore completamente di rame.
Non contento della lunga attesa, Jacopo Poli studia però un percorso ancora più lungo per questo distillato speciale. Dopo alcuni mesi di riposo in serbatoio di acciaio, l'acquavite viene posta ad affinare in 11 barrique da 225 litri prodotte dalla tonnellerie dello Château, metà delle quali avevano prima contenuto il vino dello Château stesso.
Et voilà, Poli Pauillac
Dopo altri 8 anni di invecchiamento - che portano a 21 anni l'attesa - il sogno di Jacopo Poli si avvera nel 2016 con l'imbottigliamento del primo lotto di Poli Pauillac.
«Il risultato - afferma con orgoglio l'azienda bassanese - è un'acquavite maestosa e solenne, che conserva gli aromi del classico taglio bordolese e li mescola con pura passione veneta». Il gusto è complesso, e i palati esperti riconoscono aromi di frutta rossa matura, miele, marzapane, camomilla, liquirizia, vaniglia.
La Poli Paulliac (46% alcol) è un'acquavite di pregio, in edizione limitata: sono solo 5mila le bottiglie numerate e custodite in cofanetti di legno.

© Riproduzione riservata