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Al Badrutt’s di St Moritz, tra un cimelio di Hitchcock e la nuova…

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Ristoranti

Al Badrutt’s di St Moritz, tra un cimelio di Hitchcock e la nuova “tavola condivisa” di Caminada

Lui è lo chef più iconico dei quattro cantoni svizzeri. Baciato con le tre stelle Michelin nbel 2010, solo sette anni dopo l'inizio della sua personale avventura gastronomica nel cuore dei Grigioni.
L'altro è la storica destinazione delle celebrities a St Moritz, quel Badrutt's Palace il cui proprietario, narra la leggenda, letteralmente “inventò” la stagione invernale nella perla dell'Engadina.

Schauenstein Schloss

Da tutta Europa convergono nel piccolo villaggio di Fürstenau (e apparentemente l'unico motivo per raggiungerlo è proprio la tavola dello Schauenstein Schloss, ristorante e albergo di charme all'interno di un castelletto): la cucina di Andreas Caminada è asciutta e impeccabile, una perfezione tecnica sorretta da un uso rigoroso di prodotti stagionali e perlopiù locali (così come il vino, l'ampia e fornitissima cantina custodisce essenzialmente vini svizzeri). Quando ci parli, però - lui estroverso ed empatico - ti viene il sospetto che gli somigli di più il nuovo progetto, avviato quest'anno. Un progetto dal nome evocativo. Igniv, ovvero nido, che ben si accompagna alla Fondazione Uccellin creata per dare chances ai giovani amanti dell'alta cucina e sostenere giovani talenti.

Igniv è un modo diverso di presentare i suoi piatti (anche quelli che negli anni hanno fatto grande lo Schloss), con un'idea di condivisione e informalità. All'interno di un grand hotel. Il primo Igniv è stato aperto al Bad Ragaz, il secondo appena inaugurato al Badrutt's.
Diverse portate arrivano in contemporanea al tavolo, stuzzicando la curiosità dei commensali in un contesto di raffinata eleganza contemporanea che il Palace ha affidato alla matita di Patricia Urquiola. Colori sobri, luci soffuse: l'informalità è tutta sul tavolo, dove approdano i cibi su piatti di portata o ancora nelle loro pentole di cottura. Convivialità e condivisione, di alimenti, di chiacchiere e di tempo.

Igniv al Badrutt’s Palace

“La mia cucina è onesta, pura, leggera - spiega Caminada - è rispettosa degli ingredienti e dei loro sapori, non insegue la spettacolarità”. Ma è chirurgica nell'attenzione: allo Schloss il menù cambia in media quattro volte l'anno ma gli ospiti abituali non mangeranno mai gli stessi piatti perché tutte le scelte vengono registrate e monitorate.

“Se mangi da Igniv - continua lo chef grigionese - ti senti come a casa. Ha lo stesso Dna dello Schloss, ma l'atmosfera è diversa. La gente oggi è tutta presa dalle sue appendici elettroniche, attaccata al telefonino: qui devi parlare e condividere”.

Badrutt’s Palace

Per il Badrutt's una bella scommessa e un ulteriore ampliamento dell'offerta gastronomica, che già spazia dalla classica cucina francese alle specialità locali alle proposte irresistibili di Nobu al Matsuhisa@Badrutt's Palace che propone anche corsi di cucina (imperdibile la lezione di taglio e marinatura del celebre Merluzzo nero, il piatto più celebre del cuoco giapponese famoso in tutto il mondo).

Dopo una giornata di sci e prima di un salto alla Spa si impone però una tappa al Chesa Veglia (appendice esterna al Palace in pieno spirito engadino): sulla terrazza ogni pomeriggio andrà in scena l'Aprés Ski Time tra vin brûlé - su richiesta anche a base di Mouton Rothschild - e bollicine. Per gli spiriti forti imperdibile il Bull Shot: brodo caldo, vodka e tabasco…
Chi ama le storie ha solo da chiedere. L'albergo della storica famiglia Badrutt, prediletto dalle celebrità dagli anni Cinquanta in poi, è una fonte inesauribile di aneddoti. Dalle foto con dedica al signor Badrutt di una bombastica Rita Hayworth alla suite di Alfred Hitchcock, rimasta intatta fino ad oggi.

L'atmosfera è un po' fuori dal tempo al di qua delle immense vetrate che si aprono sul lago ghiacciato di St Moritz. Perfettamente in armonia la nuova Cigar Lounge (pare si riescano a trovare sigari pre-revolucion…). Chi non può rinunciare alla disco scende al King's Club, punto d'incontro della movida serale. Ma non prima di mezzanotte, l'una. Quando fuori tutto è silenzioso e felpato qui la vita comincia.

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