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Il Brunello di Biondi Santi nell’orbita dei produttori di champagne Epi

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eccellenze del vino

Il Brunello di Biondi Santi nell’orbita dei produttori di champagne Epi

La campagna francese arriva fino in Toscana e mette il cappello sul Brunello di Montalcino. Il Gruppo Epi, di proprietà della famiglia Descours (già proprietaria di marchi di alta gamma del mondo del vino, come gli champagne Piper-Heidsieck, Charles Heidsieck e Chateau La Verriere a Bordeaux), ha annunciato di aver siglato una “partnership di strategie e capitali con Biondi Santi, una delle più prestigiose cantine italiane”. L'azienda del produttore toscano è Tenuta Greppo.

Il contenzioso
Quindi Epi è prevalso su Lvmh o Prada, altri pretendenti di Biondi Santi di cui si era parlato lo scorso aprile quando emerse che Mps aveva un contenzioso con Biondi Santi. Il comunicato diramato dalle due aziende non fa cenno alle quote cedute nel Greppo (maggioranza?) nè indica il controvalore della transazione. Certo è che Biondi Santi aveva la necessità di monetizzare per far fronte agli impegni bancari, come aveva scritto lo scorso 9 aprile Il Sole 24 Ore.
“Questa alleanza con la famiglia Descours - ha detto Jacopo Biondi Santi - è l'occasione di inserire la nostra attività in un gruppo che condivide i nostri valori. Epi ci garantirà il necessario supporto per sviluppare il business e rafforzare a livello internazionale il valore dei nostri vini”.

La continuità aziendale
Il Consorzio del Brunello di Montalcino in un comunicato evidenzia che “la priorità del territorio è che ci sia la continuità attraverso un piano imprenditoriale capace di garantire la qualità e l'eccellenza del brand…”. Il sottinteso è che il controllo del brand non competa più agli eredi di Franco Biondi Santi. L'azienda agraria Biondi Santi comprende 47 ettari del Greppo e 105 dei Pieri. La produzione è sulle 80mila bottiglie, di cui 10mila bottiglie di Riserva (solo nelle vendemmie eccezionali). Jacopo Biondi Santi sarà il presidente della nuova realtà che, come lui stesso spiega, “sarà divisa in tre società: una produttiva, una commerciale e una holding”.

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