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Invecchiato, spumante o novello: tutte le facce del Sake a Milano

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Ristoranti

Invecchiato, spumante o novello: tutte le facce del Sake a Milano

Decidere di chiamarsi ‘House of Sake' è un'assunzione di responsabilità, anche se la cultura della materia – in Italia – è appena all'inizio. Ma Sakeya, primo locale milanese che segue l'esperienza internazionale (dove da tempo esistono con successo location dedicate al consumo ed alla divulgazione della bevanda), parte con grande serietà e un ambiente molto suggestivo. E' store, bistrot, cocktail bar nato da una coppia (nel lavoro e nella vita) formata dal toscano Lorenzo Ferraboschi e dalla giapponese Maiko Takashima, fondatori di Sake Company - che è il principale distributore italiano di etichette d'alta gamma - e della Sake Sommelier Association. “Questo è un progetto che gode del patrocinio diretto delle prefetture giapponesi, interessate a promuovere all'estero il proprio territorio – spiegano – ecco perchè Sakeya vuole essere un punto di riferimento per gli appassionati di Sake e di cultura giapponese” Le armi per riuscirci sono molteplici: la cantina di Sake più grande d'Europa, la cucina di Masaki Inoguchi che si avvale in parte di materie prime provenienti dal Giappone, uno staff ‘misto' di alto livello e un concept friendly che colpisce subito.
La scelta di Sake è vastissima: i più classici e le etichette riserva, gli spumantizzati e gli invecchiati, gli affinati in legno di cedro e il famoso sake torbido. I Sakee che si bevono freddi o a temperatura ambiente, quelli che si esaltano se scaldati. Le etichette sono prodotte sui territori delle 47 prefetture giapponesi e sono ‘raccontate' direttamente dai produttori in prima persona (quando ci sono) e dallo staff interno composto esclusivamente da Sake Sommelier. Inoltre Sakeya darà la possibilità di accedere a prodotti rari come il ‘novello': il Nama Sake, non ancora pastorizzato, il cui viaggio prevede che le bottiglie restino in verticale e controllate durante i tempi della spedizione nella temperatura.
Poi ci sono i cocktail, pensati per un abbinamento in cui il Sake è protagonista o ingrediente d'eccellenza. C'è un percorso inedito fra tradizione e contemporaneità: la collaborazione con Alessio Simonini, uno dei massimi conoscitori della difficile arte della mixologia con il Sake, e con Flavio Angiolillo, uno dei più rinomati mixologist e proprietario del MAG Café e del 1930 a Milano, sono una garanzia. Quanto alla ‘vetrina' del territorio, sin dall'apertura sono ben 16 le regioni (su 47 totali) già attive con veri e propri “shop in shop” a rotazione mensile che propongono eventi aperti al pubblico, work-shop, masterclass, display informativi sul proprio territorio e sui prodotti locali, non solo riferiti al mondo del Sake e al cibo. Ogni mese infatti una prefettura diversa si alterna e utilizzare Sakeya come head quarter, vetrina, store, location europea. Si avrà così modo di vedere prodotti giapponesi inesistenti in Italia, dalle ceramiche artigianali di Tottori ai i bastoncini della prefettura di Obama, dalle teiere di Kyoto, alle lacche di Ishikawa. Gli orari sono diversi per lo shop che apre alle 10 e per il cocktail bar & bistrot che invece lavora dalle 18 alle 2. Il giorno di chiusura è lunedì.
Sakeya - The House of Sake_
Via Cesare Da Sesto 1 -Milano
Tel. 02.94387836
www.sakeya.it

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