
Nasce il Premio Laudemio per gli chef, gli ambasciatori della cultura agroalimentare di qualità. Con l'obiettivo di promuovere e valorizzare questo brand dell'olio extravergine di oliva nella cucina degli chef. “Un grande olio per i grandi chef” sostiene, senza troppi giri di parole, Diana Frescobaldi, presidente del Consorzio che riunisce 21 produttori toscani.
“Un progetto importante - aggiunge l'imprenditrice - che nasce dalla volontà di trasmettere agli chef i nostri valori per spiegare loro non solo la qualità dell'olio Laudemio, ma soprattutto ‘come' riusciamo a produrre questa qualità; quali sono le scelte che operiamo, dalla campagna all'imbottigliamento, fino alla conservazione. Nella creazione di un grande piatto l'ingrediente principale è la creatività dello chef, il suo genio, ma un grande piatto non può prescindere dalla qualità delle materie prime utilizzate.”
Ambasciatori della qualità
Secondo i promotori, l'obiettivo del Premio è duplice: da un lato, veicolare l'olio extravergine d'oliva Laudemio nell'alta ristorazione, dall'altro, proprio attraverso il contributo e la creatività degli chef, far sì che sempre più consumatori possano conoscerlo e apprezzarlo, diffondendo la cultura del consumo consapevole basato sulla qualità e non sulla quantità.
Il Concorso, presieduto da Fausto Arrighi, critico gastronomico di lungo corso e direttore della Guida Michelin per 35 anni (sino al 2012), si svolgerà nel corso del 2017 e prevede otto cene in altrettanti e prestigiosi ristoranti italiani di sette città (a Milano si svolgeranno due serate).
Tour gastronomico
Il viaggio parte da Roma, il 25 gennaio con la prima serata al ristorante Aroma guidato dallo chef Giuseppe di Iorio; il 15 febbraio sarà la volta di Bologna e di Agostino Iacobucci, del ristorante I Portici; quindi il 1° marzo tappa doverosa in Toscana, terra natale del Laudemio, al ristorante Ora d'Aria, a Firenze, dello chef Marco Stabile; Il 14 marzo in Piemonte al Magorabin di Marcello Trentini; il 28 marzo la prima delle due tappe milanesi, con un tocco di internazionalità: lo chef giapponese Nobuya Niimori del ristorante Sushi B (il Sol Levante è il secondo mercato, dopo gli Stati Uniti, per il Laudemio); l'11 maggio tappa partenopea a Il Comandante (dell'Hotel Romeo di Napoli) guidato da Salvatore Bianco; il 25 maggio la seconda delle due tappe milanesi, al ristorante Vun dell'Hotel Park Hyatt con lo chef Andrea Aprea). Il tour del Laudemio si concluderà il 7 giugno, a Venezia, con la serata organizzata all'Antinoo's Lounge & Restaurant (del Centurion Palace Hotel) guidato dallo chef Massimo Livan.
Menu di 4 portate
Ogni chef verrà invitato a interpretare l'olio Laudemio attraverso un menu di quattro portate: antipasto, primo piatto, secondo piatto e dessert (quest'ultimo fuori concorso). Le cene saranno rivolte anche al pubblico che potrà così conoscere il prodotto. In ogni “tappa” sarà presente una giuria tecnica che avrà come responsabili Diana Frescobaldi e Fausto Arrighi.
Al termine delle otto tappe gourmet, la giuria indicherà i tre piatti finalisti (ovvero, per ogni categoria, il piatto che avrà ricevuto il miglior punteggio) e i tre chef verranno chiamati a preparare le rispettive creazioni in occasione di una cena di gala (a Milano il prossimo autunno) che vedrà la giuria premiare il vincitore assoluto della prima edizione del Premio Laudemio.
© Riproduzione riservata