Record storico per l’export di prodotti agroalimentari che nel 2016 hanno raggiunto quota 38 miliardi di euro, grazie a una crescita del 3%. Lo ha calcolato Coldiretti in una proiezione sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi nove mesi del 2016. Quasi i tre quarti delle esportazioni interessano i Paesi dell'Unione europea con il mercato comunitario che aumenta il proprio peso grazie a un incremento del 4%, ma il Made in Italy a tavola continua a crescere su tutti i principali mercati, dal Nordamerica all'Asia fino all'Oceania. Solo in Russia l'export continua a soffrire pesantemente gli effetti dell'embargo. Il prodotto più acquistato all'estero si conferma il vino con una crescita del 3% davanti all'ortofrutta fresca (+4%), ai formaggi (+7%) e all'olio che fa segnare un +6%. Grande performance per le bollicine. Nella patria dello Champagne lo spumante tricolore fa addirittura segnare un incremento in doppia cifra, pari al +57%. Oltre al vino, i francesi gradiscono anche il formaggio italiano, le cui vendite sono cresciute dell'8%, ma i latticini nostrani vanno forte anche in Cina (+34%).
Più export contro l’agropirateria
Ottimi risultati anche dalla birra che conferma la crescita nei paesi nordici, dalla Germania (+6%), alla Svezia (+7%), con un vero e proprio exploit nell'Irlanda della Guinness (+31%). «Il record fatto segnare sulle tavole straniere è significativo delle grandi potenzialità dell’agroalimentare italiano che traina la ripresa dell'intero Made in Italy - ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - l'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare con una più efficace tutela nei confronti della 'agropirateria' internazionale che fattura oltre 60 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale». In testa alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono i formaggi a denominazione di origine Dop a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano, ma anche il Provolone, il Gorgonzola, il Pecorino Romano, l'Asiago o la Fontina.
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