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Vino

La Sicilia del vino: vendite +6% e quasi primato di crescita sull'export

(Marka)
(Marka)

Un comparto che continua a crescere ma che vuole farlo, con decisione, in quei mercati in cui le potenzialità sono altissime ma ancora poco sfruttare. Il bilancio per il settore vitivinicolo siciliano è più in chiaro che altro. Un buon viatico in vista di Sicilia en Primeur l'anteprima mondiale di Assovini Sicilia in programma dal 25 al 29 aprile a Catania nel parco di Radicepura: verranno presentati, in questa XIV edizione, i vini della vendemmia 2016 di 49 aziende. Il priogramma di Sicilia en Primeur prevede in particolare alcune master class (il 29 aprile dalle 18 alle 23) riservate ai partecipanti alla manifestazione che saranno guidate da 5 master of wine che avranno il compito di raccontare il vino siciliani.

Salvatore Malandrino

E insieme al racconto sui vini vi sarà anche il racconto dei dati sul settore. Giudicati dagli operatori già molto positivi. Come ha spiegato, nel corso della conferenza stampa di presentazione il direttore regionale Sicilia di UniCredit Salvatore Malandrino: “Nel 2016 la Sicilia – ha detto il manager di UniCredit che ha nel settore 1.100 clienti con affidamenti per 87 milioni – è stata una delle dieci regioni top per valore di export di vino. La Sicilia, insieme alla Puglia, è la regione che è cresciuta di più. In ordine di peso percentuale i mercati dove il vino siciliano iene esportato sono gli Usa (18,6%), la Germania (16,7%), la Gran Bretagna (9,4%) e poi Svizzera, Svezia, Canada, Francia, Giappone, Cina e Russia. Usa e Cina sono i Paesi dove l'esportazione è in crescita”.

E

Barbagallo, Ferreri, Malandrino, Rallo

d è con questo biglietto da visita che il comparto vitivinicolo si propone ai protagonisti di Sicilia en Primeur (è prevista la presenza di giornalisti provenienti da tutto il mondo): “Nel 2017 – dice Francesco Ferreri, presidente di Assovini che raggruppa 76 aziende le quali esportano il 60% dei 300 milioni di fatturato annuo – prevediamo un aumento del trend di vendite del 5-6 per cento. Possiamo contare su una qualità dei vini che migliora ogni anno, grazie anche alla sempre maggiore attenzione che le aziende hanno nella fase di produzione e nel rispetto del territorio”.

Altro dato positivo è quello che riguarda i vini Igt e soprattutto Doc, come ha sottolineato Antonio Rallo che è presidente di Unione italiana vini e del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia: “L'imbottigliamento di vini Igt e Doc in Sicilia – dice Rallo – è in aumento. E c'è un altro dato che importante sottolineare: la Doc Sicilia registra un incremento dell'11,05% nel 2016 senza che ciò abbia avuto riflessi negativi sui vini Igt Terre siciliane e Doc territoriali che, al contrario, vedono aumentato il volume della loro produzione. La Doc Sicilia, nel 2016, ha raggiunto il numero di 26,8 milioni di bottiglie”.

Tutti dati che fanno dire all'assessore regionale alle Risorse agricole Antonello Cracolici: “La Sicilia ha lanciato al mondo la sfida sul terreno della qualità e della sicurezza alimentare. I successi del vino siciliano sono il simbolo di questa sfida. Stiamo promuovendo politiche mirate per incrementare la capacità di imbottigliamento e per rafforzare il valore aggiunto della produzione. La valorizzazione dei nostri vitigni autoctoni e le sperimentazioni sui vitigni antichi rappresentano altre due grandi opportunità per il settore. E infine la recente modifica del disciplinare della Doc Sicilia consentirà la produzione e l'imbottigliamento di Nero d'Avola e Grillo esclusivamente nel territorio regionale: si tratta di un passo avanti decisivo per tutelare le specificità della produzione enologica siciliana”.

Il vino come opportunità da cogliere anche sul fronte del turismo, ambito in cui si registra una crescita di presenze in Sicilia. “I dati – dice l'assessore regionale Anthony Barbagallo – ci segnalano una crescita del 70% delle presenze in Sicilia riconducibili al turismo enogastronomico. Sono dati che ci spingono a puntare sempre di più su questo settore”.

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