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Riso Scotti: marketing e solidarietà in sella di una moto per 4mila chilometri

A sinistra Dario Scotti presidente di Riso Scotti
A sinistra Dario Scotti presidente di Riso Scotti

Marketing e solidarietà, due obiettivi su cui Riso Scotti punta da anni. Con buoni risultati e mercati che si aprono.

Ventidue Moto Guzzi V7 III Stone percorreranno in 18 giorni oltre 4mila chilometri lungo la “Via della Seta e del Riso” per portare aiuti e sostegno ai 150 ragazzi della Casa dell'accoglienza di Samarcanda, nell'ambito della terza edizione di “Feed the planet”.

L'operazione, ideata e finanziata dalla Riso Scotti, sarà guidata dal presidente Dario Scotti che condurrà la carovana in sella a una moto della casa di Mandello del Lario.

«Si tratta di un sostegno significativo che verrà certificato - puntualizza Scotti -. Non vogliamo malintesi, per i 150 ragazzi ci sarà una componente in denaro e una di materiali e pasti'».

Sulla falsariga dell'anno scorso, quando la spedizione trans-Himalayana si era spinta in India, fino alla scuola Lingshed area development foundation, alla quale era stato donato materiale scolastico e il riso necessario per un anno di fabbisogno degli alunni.

Circuito avventura
Quest'anno la spedizione decollerà il 14 giugno con il volo per Mashhad, in Iran, dove il gruppo, composto da collaboratori di Scotti, salirà in sella. Dopo aver attraversato tre passi di montagna sopra i 4.500 metri di altezza, il deserto turkmeno, la Porta dell'Inferno e l'altopiano del Pamir, il serpentone a due ruote si fermerà a Kashgar. Da qui, terminata la Transasiatica 2017, le moto proseguiranno per la seconda parte del viaggio avventura, attraverso la Cina, passando per Canton e Shanghai, prima di raggiungere Pechino. La carovana diverrà così ambasciatrice dell'azienda produttrice di riso, all'interno della Grande Muraglia, importante mercato dove la Riso Scotti, vende vari prodotti, tra cui risotti pronti e latte di riso.

«Siamo all'inizio - spiega l'imprenditore pavese - ma la Cina è uno dei mercati del futuro. Con il nostro importatore, in due settimane abbiamo esportato per 200mila euro. Non vogliamo entrare in competizione con il riso locale, ma puntare sul risotto italiano che ha un posizionamento premium. E crediamo che l'Arborio possa riscuotere lo stesso successo che il Basmati ha avuto in Europa».

Diverso il discorso per il latte di riso: l'80% della popolazione cinese è intollerante al lattosio per la mancanza dell'enzima che sintetizza la caseina; non può quindi consumare il latte tradizionale o prodotti affini. Questo è stato uno dei motivi per cui l'azienda pavese ha deciso di puntare sul latte di riso nel mercato del Dragone.

Conti ok
Nel 2016 il fatturato consolidato di Riso Scotti è stato di 236 milioni, con un Ebitda di 16 milioni e un utile operativo di 10,2 milioni. «I ricavi hanno realizzato una buona performance - sottolinea Scotti - ma Ebitda e utile operativo sono stati eccezionali. Per il 2017 prevediamo una consolidamento del trend, con una crescita dell'export che oggi vale il 30% ma che 15 anni fa era pari a zero. Da qui a due-tre anni salirà intorno al 50%».

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