Il premier Giuseppe Conte nella sua recente visita a Mosca ha ricevuto come omaggio dal presidente russo Vladimir Putin una bottiglia di vodka. Secondo Roberto Anesi, uno dei miglior sommelier italiani intervistato durante la trasmissione radiofonica Un Giorno da Pecora, si tratta di un «Beluga gold line, molto pregiato, esclusivo, prodotto in Siberia lontanissimo dagli insediamenti industriali. Farà una quarantina di gradi alcolici. Si dice che l'acqua utilizzata sia estratta 300 metri sotto terra per averla ancora più pura». La bottiglia dal costo di circa 150 euro è doppiamente speciale perché «viene chiusa con un tappo di ceralacca e fornita un martellino che serve a rompere la resina che ricopre il tappo». Anesi suggerisce che il premier dovrebbe assaporare il distillato freddo con il classico caviale russo ma anche (all’italiana) con un bel crudo di pesce.

Fredda, non gelata
Ma come va bevuta la vodka affinché conservi gli aromi ma non incendi la gola? Si pensa, erroneamente, che debba essere conservata in freezer. In realtà il migliore modo per degustarla è liscia, afferma Anesi, servita però in un bicchiere gelato. Dello stesso parere Francois Thibault, creatore della vodka del brand Grey Goose, distilleria francese acquistata da Bacardi e famosa per le bottiglie di fascia premium. Il famoso maitre de chai in cognac, in un’intervista a Business Insider, ha dichiarato che uno degli errori più grossolani è quello di mettere il distillato nel congelatore. L’unico buon motivo per farlo è se la vodka è di bassa qualità, altrimenti l’ideale è conservare la bottiglia a una temperatura dagli zero ai 4 gradi. Custodirla a temperature più basse è un vero delitto e annullerebbe infatti aromi e sapori che invece rimangono inalterati se la si beve prendendola direttamente dal frigo e subito versata in un bicchiere gelato, con paio di cubetti di ghiaccio .

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