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Con Sagami arriva a Milano la vera cucina giapponese, senza sushi né…

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IL PRIMO IN EUROPA

Con Sagami arriva a Milano la vera cucina giapponese, senza sushi né ramen

Non solo sushi, non solo sashimi, non solo ramen: l'offerta di cucina giapponese in Italia si amplia per venire incontro a un pubblico che si mostra decisamente recettivo.
Sono arrivati tutti i massimi dirigenti per solennizzare il primo sbarco in Europa della più grande catena giapponese di ristorazione popolare specializzata in soba, gli “spaghetti” made in Japan, e anche in udon (altro tipo di “spaghetti”, forse un po' meno indicati per il gusto italiano): dal 10 novembre apre, nella piazza della stazione centrale di Milano, il 262esimo ristorante della Sagami Holdings Corporation. E' stato il presidente Toshiyuki Kamada a guidare al cerimonia inaugurale, con la classica e beneaugurante rottura di un grande barile di sake', affiancato da Cristian Guidie Li, responsabile di GL Group Italia (gestore di oltre 40 ristoranti e partner al 49% nella joint venture). “Abbiamo scelto Milano per avviare la nostra presenza in Europa sulla scia del successo della nostra partecipazione all'EXPO 2015 – spiega Kamada – Abbiamo poi fatto test di mercato che ci hanno incoraggiati e in seguito raggiunto l'accordo per la joint venture con GL”. Il direttore generale Shuji Ito appare prudente: “Se Milano avra' successo, inizieremo una espansione sia in Italia sia in altri Paesi europei”.

Sagami a Milano: la cucina giapponese senza sushi

Il gruppo è cresciuto negli ultimi anni anche attraverso operazioni di M&A, ma resta concentrato in Giappone, dove il declino della popolazione non offre prospettive significative di sviluppo. All'estero, c'è solo un ristorante in Thailandia e uno in Vietnam, anche perchè un precedente esperimento in Cina avviato nel 2004 era andato incontro a varie difficoltà. Il piano triennale del gruppo di Nagoya (578 dipendenti a tempo pieno e 7.485 temporanei) prevede di arrivare nel 2020 a un giro d'affari di 28 miliardi di yen, contro i 26,5 attesi nel corrente anno fiscale.

Il “Sagami Milano Centrale” si propone dunque come un ristorante di cucina giapponese genuina a prezzi popolari. Non si troverà sushi né ramen, ma tanta soba. Poi udon, donburi, unagi e varie specialità della cucina di Nagoya come i tebasaki (alette di pollo fritto). A prezzi popolari, come nello stile della catena. La soba sarà offerta anche in una versione “salutistica” - Dattan (tartary) soba – che utilizza una varietà particolare di materia prima coltivata in Hokkaido.

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