FICO Eataly World, il parco italiano del cibo «Made in Italy», inaugurato un anno fa alle porte di Bologna, potrebbe presto sbarcare in Cina, vicino a Nanchino. La notizia come già scritta dal Sole 24 Ore, è stata al centro della conferenza stampa indetta per presentare i dati del primo anno del Parco. «Fra tutti i paesi, abbiamo un interesse enorme con la Cina, perchè il governo cinese ha individuato in noi un progetto innovativo, ma non è il solo» ha dichiarato in proposito l’ad Tiziana Primori.
Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, l’accordo avrebbe già ricevuto la firma di «non disclosure agreement» la scorsa settimana con il fondo di investimento cinese River Side specializzato nel Real Estate, per costruire un parco simile a quello di Bologna di 50mila metri quadrati, la metà di quello emiliano, utilizzando il format delle filiere presentandosi non solo come grande centro commerciale specializzato nel food italiano, ma soprattutto come centro didattico con numerose filiere sull’origine dei prodotti alimentari.
Lo stesso Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, partner di FICO, in una intervista a La Repubblica pubblicata domenica scorsa, aveva dichiarato: «Molti Paesi ci hanno chiesto di replicarlo. La Cina l'ha già programmato entro due anni, gli Usa anche».
FICO s’avvia a chiudere il primo anno di attività con 48 milioni di euro di fatturato su 85 milioni di euro previsti nel piano triennale e con 2,8 milioni di visitatori, vicino ai 3 milioni ipotizzati alla partenza. Il prossimo anno l'obiettivo è di arrivare a 4 milioni e poi raggiungere i 6 milioni entro il quarto anno di vita. Tra i visitatori, il 70% proviene da fuori Bologna ed il 30% dalla città.
I numeri dell’indotto della Disney del food
Secondo le ultime tre rilevazioni condotte da Nomisma sull'indotto generato da FICO, l'ultima delle quali dei primi di novembre,
tra i turisti che hanno visitato il Parco circa 600mila persone si sono fermate per visitare la città di Bologna. Complessivamente,
secondo Nomisma, il Parco genera un indotto diretto per la città di Bologna di 23,1 milioni. Le 150 aziende che hanno contribuito
a realizzare il Parco e le 100 le imprese specializzate nel food di tutta Italia, dalla Sicilia al Trentino, occupano circa
900 dipendenti, che salgono a 3mila con l'indotto.
A sua volta il Fondo PAI-Parchi Agroalimentari Italiani, costituito e gestito da Prelios SGR, ha firmato un accordo con Starhotels per costruire un albergo a 4 stelle con circa 200 camere e aree di servizio. L'hotel è progettato dallo studio di architettura Iosa Ghini Associati e recupererà strutture dell’area già esistenti.
In una precedente versione era stato scritto che l’ad di Fico-Eataly World, Tiziana Primori aveva confermato l’accordo con i partner cinesi.
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