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6/8 Mirto di Sardegna e basilico Dop per il gin a Km0

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    spirits

    8 storie di gin maker italiani

    Dietro ogni etichetta c'è una storia di passione e curiosità, intraprendenza e testardaggine. I Gin-maker italiani sono alla costante ricerca di nuove formule e vincono oggi tra gli estimatori del distillato per il regionalismo, la curiosità degli abbinamenti, l'utilizzo di botaniche talvolta inedite e sempre espressione della qualità Made in Italy.

    6/8 Mirto di Sardegna e basilico Dop per il gin a Km0

    Nasce a Genova il primo gin con basilico genovese Dop (certificato). Una startup ligure ha infatti creato e lanciato il Gin Mä, un distillato che unisce alle botaniche tradizionali il basilico che il mondo ama come ingrediente base del pesto genovese. Dal naming curioso, la campagna lanciata di recente rielabora De Andrè con lo slogan “Crazy De Mä”, richiamo alla sua identità cittadina.

    Forte di un'esperienza nella distillazione che affonda nella storia, l'azienda oristanese Silvio Carta ha portato recentemente una evoluzione nel proprio portafoglio di gin. Accanto al Giniu – che mantiene i profumi del mare – al Merano Wine Festival ha infatti presentato il nuovo Pigskin Pink, una versione in rosa del London Dry che esprime la dolcezza e il profumo del mirto di Sardegna “Al fuorisalone di Merano è stato un successo – rimarca Elio Carta - Colore rosa, naso ricco e inconfondibilmente fruttato, morbido e balsamico in bocca, in abbinamento con una tonica neutra e un po' sapida è diventato un gin tonic coinvolgente”.

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