San Gimignano è uno splendido comune in provincia di Siena, a sud-ovest di Firenze, posto su un'alta collina nella Val d'Elsa. Circondato da mura del XIII secolo, con un Duomo in cui vi sono affreschi del Ghirlandaio, è stato dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'umanità. La Vernaccia di San Gimignano è una piccola denominazione totalmente integrata con il territorio e l'omonimo vitigno che rappresenta, con cui si produce il più importante vino bianco di Toscana.
Il territorio è estremamente vocato per le produzioni vitivinicole: la superficie destinata a vigneto è di circa 1.900 ettari. La Vernaccia di San Gimignano è coltivata su 720 ettari, 450 ettari sono dedicati ai vitigni a bacca rossa per produrre i vini della DOC San Gimignano, la parte restante serve alla produzione di Chianti, Chianti Colli Senesi e IGT Toscana. Sono circa 70 le aziende che imbottigliano ed escono sul mercato con un proprio marchio. La produzione media annua di Vernaccia di San Gimignano è di 5.200.000 bottiglie.
Il Disciplinare di produzione prevede che il vino sia prodotto con almeno l'85% di uve di Vernaccia San Gimignano. E' prevista anche una tipologia Riserva per la quale è stabilito un periodo di affinamento non inferiore a 11 mesi, di cui 3 in bottiglia, prima dell'immissione al consumo. Si presenta di colore giallo paglierino con riflessi dorati che si accentuano con la maturazione. Il profumo è fine e delicato con sentori fruttati e floreali, a cui si aggiungono nella riserva le note di zafferano, frutta matura e pietra focaia.
La storia
La presenza della viticoltura nell'area di San Gimignano risale all'epoca etrusca, di cui si hanno numerose testimionianze
archeologiche. Per secoli la produzione e la vendita del vino ha rappresentato la principale attività agricola ed economica.
Sembra che il vitigno sia stato introdotto dalla Liguria (da Vernazza, da cui il nome) intorno al 1.200 da un certo Vieri
de' Bardi, ma l'origine è incerta. Si hanno documentazioni storiche della Vernaccia nel XIII secolo, ad esempio nel 1276 negli
“ordinamenti delle gabelle” del Comune di San Gimignano si riporta l'imposizione di una tassa di tre soldi per ogni soma di
Vernaccia venduta fuori del territorio comunale.
La citazione più famosa sulla Vernaccia è di Dante Alighieri, che nella Divina Commedia manda il Papa Martino IV nel Purgatorio
a scontare i peccati di gola, in particolare le anguille di Bolsena affogate nella Vernaccia: “….ebbe la Santa Chiesa e le
sue braccia: dal Torso fu, e purga per digiuno le anguille di Bolsena e la Vernaccia….”, Purgatorio, Canto XXIV .
Dopo la grande fortuna dell'epoca medioevale e rinascimentale, della Vernaccia si perdono quasi le tracce fino al secondo
dopoguerra dello scorso secolo, quando i viticoltori di San Gimignano riscoprono il valore dell'antico vitigno e ottengono
nel 1966 la Denominazione di Origine Controllata, a cui è seguita la (DOCG) nel 1993.
La Vernaccia di San Gimignano al Vinitaly
In tutto le aziende del territorio presenti a Verona saranno 46, quasi tutte con i vini in degustazione anche al banco di
assaggio del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano, situato nel Pad. 9, stand C14, dove operatori e pubblico potranno
assaggiare i vini docg delle ultime annate, la 2018 per la tipologia Annata, la 2017 (e precedenti) per la Riserva. In degustazione
anche i vini San Gimignano doc, rossi, rosati e vinsanto. Tredici le aziende presenti con un loro spazio privato nello stesso
stand.
L'anteprima
Nell'ambito delle Anteprime di Toscana un momento importante è quello dedicato alla Vernaccia di San Gimignano. Di seguito
le mie considerazioni sulle annate e le segnalazioni dei vini che ho apprezzato di più, divisi per annata e tipologia. Innanzitutto
è bene precisare che la Vernaccia di San Gimignano è un vino che non sempre è facile comprendere in anteprima, si rischiano
giudizi affrettati ed erronei. Ho assaggiato tutti gli 84 campioni.
Le annate presentate sono state il 2018, prevalentemente, ed il 2017, oltre a qualche sporadico campione del 2016 e 2015.
Per quanto riguarda la tipologia Riserva, i campioni erano delle annate 2017,2016 e 2015:
2018- Annata abbastanza regolare, con piogge forse eccessive in primavera, che hanno però evitato stress estivi alle viti
2017 - Annata siccitosa, con riduzione della produzione fino al 25 %. Annata non semplice, anche per le Riserve, che in alcuni
casi sono fin troppo “decise”, pagando qualcosa sul piano dell'eleganza.
2016 - Di buon interesse sia per l'annata che per la Riserva, che ottiene una valutazione media dei campioni di ottimo livello
2015 - Troppo pochi i campioni presenti per un giudizio sull'annata: le 4 Riserve mi sono comunque piaciute tutte
ANNATA 2018:
Campioni: 45
Vernaccia San Gimignano Docg di Podere Canneta
Vernaccia San Gimignano Docg Clara Stella di Cappellasantandrea
Vernaccia San Gimignano Docg Le Grillaie di Fattorie Melini
Vernaccia San Gimignano Docg di Macinatico-Massi
Vernaccia San Gimignano Docg Santa Chiara di Palagetto
ANNATA 2017:
Campioni: 12 + 6 Riserve
Vernaccia San Gimignano Docg Angelica di San Donato
Vernaccia San Gimignano Docg Campo della Pieve di Il Colombaio di Santa Chiara
Vernaccia San Gimignano Riserva Docg Elisanda di Fattoria di Pancole
Vernaccia San Gimignano Riserva Docg La Ginestra di Signano
ANNATA 2016 :
Campioni: 4 + 12 Riserve
Vernaccia San Gimignano Docg Lyra di Il Palagione
Vernaccia San Gimignano Riserva Docg L'Albereta di Il Colombaio di Santa Chiara
Vernaccia San Gimignano Riserva Docg Sanice di Cesani
ANNATA 2015:
Campioni: 1 + 4 Riserve
Vernaccia San Gimignano Riserva Docg di Palagetto
I numeri della Vernaccia di San Gimignano 2018
Nella vendemmia 2018 dai 720 ettari di vigneto rivendicati per la produzione di Vernaccia di San Gimignano sono stati prodotti
39.600 ettoliti di vino, più del 25% rispetto al 2017, numeri che riportano la produzione nella media.
Come era prevedibile dato il calo produttivo del 2017 (-26%), i dati dell'imbottigliamento nel 2018 segnano una flessione
nonostante parallelamente si sia registrata una diminuzione delle giacenze: sono state prodotte 4.630.241 bottiglie, con un
calo di produzione del 10% rispetto all'anno 2017, del 12,5% rispetto alla media dell'ultimo quinquennio.
Numeri che inevitabilmente si sono ripercossi anche sul giro di affari della denominazione, che si è attestato sui 13,2 milioni
di euro (circa il 40% del valore totale del settore vinicolo a San Gimignano), con una calo del 15% rispetto allo stesso dato
del 2017. Nel 2018 la percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all'export è rimasta invariata, restando su circa
il 52%, di cui il 27,5% è venduto sul mercato europeo, il 18,9% su quello americano, mentre il 4,7% è destinato ai mercati
asiatici.
In Europa il maggiore mercato si conferma quello tedesco che da solo assorbe il 9,8% dell'esportazione, seguito da Svizzera
(3,8%), Inghilterra (2,7%) e Olanda (2,6%). Ma il migliore mercato in assoluto resta quello statunitense, a cui è destinato
il 16,3% della produzione. Del 42% di Vernaccia destinata al mercato italiano circa la metà viene venduta a San Gimignano,
direttamente nelle aziende e nei locali del territorio.
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